Il governatore: “Bisogna sapere anche che quando togliamo risorse all’accordo di coesione si danneggia l’insieme dei 550 Comuni campani”
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca torna a sollecitare il governo di Giorgia Meloni per sbloccare le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. De Luca si è espresso a margine dell’inaugurazione della linea 6 della metropolitana di Napoli. “Ho chiesto al governo che cosa manca per la firma dell’accordo di Coesione con la Regione Campania, hanno risposto che non manca nulla – ha dichiarato De Luca – Stiamo aspettando, dovranno pur decidersi a un certo punto a bloccare i fondi, anche perché un anno di tempo perso significa un aumento del 20 percento dei costi delle opere. Quindi, già c’è un danno che abbiamo sulle spalle“
“In questo momento la mancata sigla dell’accordo di coesione blocca 400 milioni per le opere di viabilità destinati ai Comuni, blocca tutto il comparto della cultura, dello spettacolo, dell’arte e della musica, gli interventi di consolidamento idrogeologico, gli interventi sui porti regionali. Dopo un anno di tempo, i costi dei cantieri sono aumentati e, se si attinge ai fondi di coesione della Regione, se parti con 2 miliardi in meno, devi tagliare da qualche altra parte” – ha sottolineato De Luca.
All’indomani della firma, invece, dell’accordo tra Giorgia Meloni e il commissario per Bagnoli Gaetano Manfredi, il governatore nel ribadire che i 1,2 miliardi di euro per Bagnoli “li mette la Regione”, ha ricordato che la Regione “mette altri 200 milioni di cofinanziamento per i Campi Flegrei: unico esempio al mondo nel quale per disastri ambientali caricano i fondi sulle Regioni. Quando c’è il terremoto dell’Aquila – ha affermato – mica paga la Regione Abruzzo, paga lo Stato, così come anche in Emilia Romagna ha pagato lo Stato. Noi abbiamo accettato di cofinanziare ma – ha proseguito De Luca – avevano già in previsione 100 milioni per la viabilità nei Campi Flegrei. Poi ci è stato chiesto di finanziare per altri 100 milioni il Real Albergo dei Poveri. Complessivamente credo che su Napoli concentriamo complessivamente 3 miliardi di investimenti, è una cosa unica in Italia, ma dobbiamo sapere che in Campania abbiamo 550 Comuni”.
De Luca ha ricordato che “i fondi di coesione sono distribuiti alle Regioni e ai Ministeri, e i fondi dei Ministeri non sono stati impegnati neanche per un euro su Bagnoli. Bisogna sapere anche che quando togliamo risorse all’accordo di coesione si danneggia l’insieme dei Comuni” e che “la mia idea era chiedere al Governo di stanziare perlomeno una metà di fondi del Governo su Bagnoli, ma non è andata così”.
Ance Campania, ora si sblocchi l’accordo sui fondi di coesione – Sul blocco delle risorse del Fondo Sviluppo e la Coesione scende in campo l’Associazione dei Costruttori della Campania.
“Lo stiamo ripetendo da mesi, e siamo costretti purtroppo a ribadirlo ancora una volta, anche all’indomani della firma del protocollo d’intesa per Bagnoli fra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il commissario straordinario di Governo per Bagnoli-Coroglio Gaetano Manfredi che destina 1,2 miliardi di euro per la rigenerazione urbana dell’area: è assolutamente indispensabile e urgente sottoscrivere nel più breve tempo possibile l’accordo di coesione tra Governo e Regione Campania per l’utilizzo dei fondi Fsc nella nostra regione”. A parlare è Luigi Della Gatta, presidente di Ance Campania.
“La nostra speranza – continua Della Gatta – che lo scontro politico sui fondi FSC, a volte anche feroce, non arrivasse al piano istituzionale riuscendo a mantenere separati i due ambiti, fino ad ora è stata vanificata. Dopo un anno di polemiche e attese ci troviamo con l’Accordo di Coesione per l’utilizzo dei fondi Fsc in Campania non ancora sottoscritto tra Regione Campania e Governo nazionale. La Campania è la maggiore beneficiaria a livello nazionale di questi fondi, eppure insieme alla Puglia è l’unica regione italiana a non aver ancora sottoscritto l’accordo, considerato che nei prossimi giorni anche la Sardegna vedrà siglata la propria intesa. I 2 miliardi di euro sbloccati dal Governo fanno parte del pacchetto di 6 miliardi assegnato dal Cipes alla Campania, risorse fondamentali per lo sviluppo della nostra regione. Il Governo centrale, con l’accordo di Bagnoli, ha deciso di dedicare 1,2 miliardi a un intervento storico e strategico per il nostro territorio ma, come ricorda spesso e giustamente il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, si tratta comunque di soldi della Regione Campania. Tenere ulteriori risorse bloccate significa tenere fermi al palo da più di un anno progetti decisivi per lo sviluppo delle imprese e del territori della nostra Regione.
Cittadini e imprese sono quelli che finora hanno perso di più. Ulteriori ritardi determinerebbero danni non più recuperabili. E’ pertanto assolutamente urgente e necessario sottoscrivere nel più breve tempo possibile l’accordo di sviluppo e coesione tra Governo e Regione Campania. Spero – conclude il numero uno di Ance Campania – che la stretta di mano di ieri tra la premier Meloni e il governatore De Luca sia finalmente da auspicio per la conclusione di una vicenda che non è sicuramente tra le più brillanti della nostra Repubblica”.
CiCre