Campania, De Luca continua a insultare: “in piazza c’erano  fascisti e pezzi di m…”

Provvedimenti più restrittivi per la scuola

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca continua ad insultare, criminalizzare e provocare i lavoratori, artigiani, piccoli commercianti, studenti, disoccupati che sono scesi in piazza nei giorni scorsi per contestare le misure restrittive, le ordinanze autoritarie che mettono in discussione il lavoro, i diritti, l’istruzione e la sanità pubblica. “In piazza c’erano tre protagonisti: pezzi di camorra, pezzi dell’estrema sinistra e centri sociali, pezzi di neofascisti e potremmo aggiungere anche pezzi di m… Sapevamo che sarebbe scattata quella sceneggiata. Si erano dati appuntamento sui social con una parola d’ordine: ‘Scassamm tutt’” – ha affermato De Luca in un’intervista rilasciata a Fabio Fazio nel corso della trasmissione di Rai 3, ‘Che tempo che fa’.  De Luca si è soffermato sulla situazione scolastica. “Sulla scuola continuiamo a balbettare. Il mondo della scuola, piaccia o meno, è uno dei vettori più grandi di trasmissione del virus nelle famiglie“, ha detto ancora De Luca.”Avevamo due scelte: o chiudere tutto per un mese e far raffreddare, contenere l’epidemia, oppure prendere ancora misure intermedie. Il governo ha scelto la seconda strada. Questa seconda strada presenta alcuni punti di criticità, l’apertura dei bar e dei ristoranti, il comparto dello spettacolo, del teatro, del cinema, degli operatori culturali, delle palestre che sono in grande sofferenza“. Con la nuova ordinanza firmata in serata il presidente De Luca ha imposto regole più stringenti rispetto al Decreto del presidente del consiglio firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, soprattutto sulla scuola: a livello nazionale resteranno aperte, con didattica in presenza, le scuole elementari e le medie. In Campania, invece, sarà attivata la didattica a distanza anche per gli alunni di queste scuole.

CiCre

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest