Campania, De Luca chiude le scuole primarie. Le associazioni: “Lo denunciamo”

Ennesimo atto di prepotenza del signorotto salernitano. La Regione potrebbe rispondere di danno erariale dinanzi alla Corte dei Conti

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca continua ad agire come un signorotto assumendo comportamenti e decisioni autoritarie. Nelle prossime ore lo “sceriffo in doppiopetto” potrebbe firmare un’ordinanza di chiusura delle scuole primarie in presenza per un mese – e quindi con lezioni in Didattica a distanza –  utilizzando i locali per vaccinare i bambini. Ennesimo atto di prepotenza.

Decisione che ignora i protocolli e le normative in vigore a livello nazionale. Dura la reazione dell’Associazione Scuole Aperte Campania e del Codacons che annunciano la presentazione di esposti e denunce. Raccolte numerose richieste da parte dei genitori di studenti che hanno subito danni. La Regione potrebbe rispondere di danno erariale dinanzi alla Corte dei Conti.

 “Alla luce della sentenza del Tar Campania  7340/21 del 17 novembre scorso 2021, che ha dichiarato l’illegittimità delle ordinanze della Regione Campania di chiusura delle scuole del 16 gennaio 2021 e 27 febbraio del 2021 – spiegano in una nota le associazioni –  si è ormai aperta la strada al risarcimento dei danni per i genitori di alunni della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado.  Il Codacons e l’Associazione scuole aperte Campania hanno già raccolto numerose richieste da parte dei genitori di studenti che hanno subito danni e tante ancora ne raccoglieranno e la Regione Campania dovrà risponderne con le casse dell’erario pubblico”. “Le scuole non sono luogo di contagio e, operando un bilanciamento costi-benefici, il diritto all’istruzione non poteva e non può essere compresso da decisioni regionali operate in dissenso alle scelte governative” – sostengono le associazioni dei genitori, studenti e consumatori.

Palmira Pratillo

Duro il commento della combattiva presidente dell’Associazione Scuole Aperte Campania, Palmira Pratillo: “La novità per la Campania con l’anno nuovo sarebbe Didattica a distanza per un mese alle elementari. Ancora?  Allora non è chiaro che hanno già danneggiato in modo irreparabile i nostri bambini e ragazzi? L’unica pandemia per i più giovani é dovuta ai danni didattici e psicofisici. Basta”.   

Codacons e Associazione Scuole Aperte della Campania hanno deciso di mobilitarsi. “L’isolamento domiciliare in cui sono stati relegati i nostri bambini e ragazzi li ha esposti a danni che si sono aggravati di giorno in giorno, ancora oggi ne vediamo le conseguenze. Siamo uniti e pronti per le azioni risarcitorie – evidenziano le associazioni –   Le disposizioni regionali hanno derogato inammissibilmente in peius a livelli minimi di servizio pubblico essenziale che lo Stato aveva stabilito – aggiungono gli esponenti del Codacons e Associazione Scuole Aperte Campania – E’ inammissibile solo ipotizzare una nuova chiusura generalizzata e indiscriminata delle scuole in Campania, ove ciò poi dovesse accadere si procederà  ad avvertire il Presidente Draghi ed i Prefetti,  in sede penale mediante denunce specifiche. Le dichiarazioni del presidente della Regione Campania sono di una gravità estrema, anche perchè dimostrano che egli ignora completamente quanto disposto dai protocolli vigenti nel resto del Paese –sottolineano Codacons e Associazione Scuole Aperte Campania –  Non vi è alcuna norma che preveda la frequenza scolastica in presenza di un alunno positivo e non si comprende in quale modo le scuole aperte impedirebbero alle famiglie che lo desiderano di vaccinare i bambini.  Fare leva come al solito sul terrore divulgando anche informazioni inesatte è un modus operandi intollerabile da parte di un esponente delle istituzioni che non siamo più disposti a tollerare e che non esiteremo ad attaccare nelle sedi opportune se ve ne sarà motivo – concludono i responsabili del Codacons e Associazione Scuole Aperte Campania

E non finisce qui. Il Comitato Genitori per la Scuola Ottaviano e l’Associazione scuole aperte Campania hanno contestato l’ordinanza del sindaco di Ottaviano emanata lo scorso 30 Dicembre che dispone la sospensione generalizzata dell’attività didattica delle scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che paritarie ma non quelle private fino al 17 gennaio prossimo. Le associazioni hanno inviato una nota al Prefetto di Napoli Claudio Palomba per “verificare la sussistenza delle condizioni legittimanti la disposta sospensione dell’attività didattica, apertamente in contrasto con
le già emanate e vigenti determinazioni ministeriali e governative

Ciro Crescentini

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