Campania, De Luca chiude le scuole per vaccinare i bambini. I genitori sul piede di guerra. Il Tar chiede documenti

 

Si allarga il dissenso contro il “signorotto di Santa Lucia”. In poche ore circa 23 mila le firme raccolte per la ripresa delle lezioni

I comitati di lotta dei genitori passano all’attacco contro l’ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che ha disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primarie, elementari e medie fino alla fine del mese per rilanciare la campagna di vaccinazione dei bambini, una campagna che fino ad oggi si è rivelata un fallimento.

I comitati, assistiti dagli avvocati Giacomo Profeta e Luca Rubinacci hanno presentato ricorso d’urgenza al Tribunale Amministrativo Regionale. I giudici amministrativi della Quinta sezione hanno chiesto all’ente di via Santa Lucia di presentare ulteriori documenti integrativi prima di esprimersi sul ricorso d’urgenza. L’integrazione dovrà  essere presentata ai giudici amministrativi entro le 11 di lunedì.

Ordinanza del Tar Campania

Intanto, si allarga il dissenso contro il “signorotto di Santa Lucia”. In poche ore circa 23 mila le firme raccolte su change.org a favore della petizione con cui i comitati No Dad chiedono ”l’immediata” ripresa delle lezioni in presenza in Campania.

Maria Muscarà

Sulla sospensione delle attività scolastiche scende in campo la consigliera regionale Maria Muscarà, unica esponente politica ad assumere una posizione netta.

La seconda volta che il Tar si esprime contro le decisioni di De Luca, questa volta è stato fulmineo. Entro due giorni il presidente della Regione deve consegnare i dati che l’hanno portato a questa decisione
unica in Italia
– ha sottolineato Muscarà – Avrei voluto che in questi ornai quasi due anni si fosse lavorato per migliorarle le scuole, migliorie che sarebbero restate nel patrimonio anche edilizio per far sentire finalmente la scuola la luogo accogliente, che si fosse lavorato per la sanità pubblica – ha aggiunto Muscarà – l’assenza di una medicina territoriale che faccia da filtro è stata la causa degli ingolfamenti degli ospedali e dei pronto soccorso. Chiudere la scuola è un atto grave – ha concluso la consigliera regionale – purtroppo siamo amministrati a colpi di sentenze e di decreti che ogni volta delegittimano l’amministrazione

Ciro Crescentini

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