Una clamorosa cantonata dei burocrati dell’azienda partecipata, chiedono la restituzione di 500 euro
Il Consorzio Unico Campania, ente di proprietà della Regione Campania, che eroga abbonamenti per il trasporto pubblico regionale finisce nell’occhio del ciclone. I burocrati aziendali hanno inviato una mail a 4 mila studenti campani, nella stragrande maggioranza con redditi molto bassi, chiedendo di ridare indietro i soldi, circa 500 euro relativi agli abbonamenti agevolati gratuiti perchè “non risulterebbero iscritti alla Facoltà”. La clamorosa cantonata presa dai burocrati dell’azienda partecipata, denunciata da alcune studentesse e resa pubblica lo scorso 4 Dicembre dal quotidiano “Cronache di Napoli” è arrivata in consiglio regionale. La consigliera Maria Muscarà del Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione al presidente Vincenzo De Luca.
“Alcuni ex studenti hanno ricevuto una mail contenente una lettera inviata dal consorzio regionale Unico Campania, erogatore di ticket e abbonamenti per il trasporto pubblico, che comunica ai suddetti l’obbligo di restituire la somma corrispondente all’importo dell’abbonamento annuale da loro usufruito adducendo come motivazione la mancata corrispondenza con i dati dichiarati necessari all’attribuzione dell’esenzione, nello specifico viene contestata l’iscrizione dei suddetti all’università – scrive Muscarà – quanto esposto al punto è facilmente spiegabile con il fatto che l’anno accademico non coincide con l’anno solare, di conseguenza tutti gli studenti che si sono laureati entro marzo (quindi solo adesso non più studenti), e che dunque non hanno dovuto pagare le tasse perché rientranti nell’anno accademico, risultano nei data-base della Regione come “non iscritti”. Stessa conseguenza per quanto riguarda gli studenti che non hanno dovuto pagare la seconda rata perché possessori di Isee molto bassi”. Un clamoroso errore burocratico.
“Pur riguardando casi particolari, gli studenti rientranti nelle casistiche di cui sopra hanno pieno diritto di usufruire del beneficio regionale – aggiunge la consigliera Muscarà – prima di mandare email di recupero crediti, sarebbero stati opportuni accertamenti più approfonditi evitando così di procurare ulteriore ed inutile stato di tensione agli studenti in questione, categoria ultimamente già bistrattata a sufficienza dalle istituzioni soprattutto a causa del coronavirus”. “Tutto ciò premesso – conclude l’esponente pentastellata – considerato, rilevato e ritenuto si interroga la Giunta regionale al fine di sapere se è a conoscenza dei fatti riportati, se sono in corso rettifiche alle mail inviate da parte del consorzio regionale Unico Campania nei confronti degli studenti interessati”.
Dunque, 4 mila studenti campani rischiano di diventare vittime dell’apparato burocratico del Consorzio Unico. Burocrati pigri, inetti, superficiali e cinici che si limitano alle corrispondenze epistolari, all’invio di mail minaccioso che alimentano solo ansia e tensione tra i giovani. Burocrati poco avvezzi alle verifiche approfondite serie e ai controlli crociati.
CiCre