Campagna, sesso estremo e riti satanici con bambino: assolti nonna, zia e due uomini

L’inchiesta era nata dopo il processo al padre del piccolo, condannato con sentenza definitiva a 12 anni

L’inchiesta era nata dopo il processo al padre, che per violenze di gruppo sul bambino è stato condannato con sentenza definitiva a 12 anni ed è tuttora in carcere. Ieri per i quattro imputati di Campagna, nel Salernitano, accusati di avere praticato con un bimbo di 5 anni sesso estremo e riti satanici, è arrivata la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto. Come riporta La Città, sotto processo erano finiti la nonna paterna del piccolo, una zia e due uomini.  Le richieste di pena andavano dai nove agli undici anni di carcere. In un secondo momento il bambino aveva iniziato a parlare di altri episodi avvenuti con la nonna e la zia, indicando anche due uomini di Campagna. Nei suoi racconti si parlava di messe sataniche e coppe di sangue, violenze e persone vestite di nero che il bimbo definiva “lupi”. Secondo la ricostruzione accusatoria il bimbo sarebbe stato violentato con tamponi vaginali e altri oggetti, obbligato ad assistere a scene di sesso tra gli adulti e costretto a rapporti con altri minori che non si è riusciti a identificare. I giudici della terza sezione del tribunale di Salerno (presidente Cristina De Luca) hanno deciso per l’assoluzione.

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