Campagna referendaria, polemica a Caserta: ad applaudire la Boschi politici indagati per camorra

All’incontro di sabato con il ministro per le riforme anche il sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, e l’ex sindaco di Marcianise Filippo Fecondo: entrambi del Pd e sotto accusa dalla Dda di Napoli

Scoppia la polemica intorno alla campagna per il referendum costituzionale. L’epicentro è ancora il Pd Caserta. Come riporta Il Fatto quotidiano, all’incontro di sabato scorso nel capoluogo di Terra di Lavoro, ad ascoltare il ministro Maria Elena Boschi, nella folta platea c’erano anche due politici indagati per camorra. Sono il sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, e l’ex sindaco di Marcianise Filippo Fecondo. Entrambi del Partito Democratico.
Secondo le indagini della Dda di Napoli, De Rosa nel 2014 avrebbe vinto le elezioni anche grazie al sostegno dell’ex sindaco Fortunato Zagaria, a sua volta indagato per concorso esterno in associazione camorristica e imputato in un processo per minacce ai danni dell’ex primo cittadino Giovanni Zara. A Fecondo invece si contesta l’appoggio elettorale del clan Belforte negli anni in cui vinse le elezioni.

In un incontro pubblico a nessuno può essere precluso l’accesso, tanto meno a persone innocenti fino ad eventuale condanna definitiva. Resta però il problema politico. Ed il Pd casertano ne ha accumulati una valanga.

(Foto Franco Mirabelli/Fb)

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