Nessuna ispezione ne’ scontro con il prefetto, ha assicurato il sindaco de Magistris. “Con Alfano visioni diverse su diritti e libertà civili”

NAPOLI – Non ci sarà seguito alla richiesta del prefetto di correggere parzialmente la trascrizione dell’atto di nascita di Ruben, il figlio delle due donne che si sono sposate in Spagna. Lo ha annunciato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris che ha spiegato come “Non c’è nessuna ispezione nel Comune di Napoli, nessuno scontro tra il sindaco di Napoli e il prefetto con cui mi sono sentito in queste ore. Ognuno in piena autonomia fa gli atti che ritiene di fare”. “Come Comune – ha proseguito il primo cittadino – riteniamo di aver fatto un atto in linea con la Costituzione, con gli ordinamenti giuridici più avanzati e con gli orientamenti europei. Abbiamo cercato di dare diritti a chi non ne ha nel nostro paese, per lacune legislative che si reiterano nel corso degli anni. Su questi temi sarebbe corretto, anche da chi ricopre incarichi importanti, non mettersi a fare politica cercando consenso su questi temi. Questo tema attiene alle persone, ai diritti e a un bambino. Non siamo entrati sul tema delle famiglie in Italia, ma sul tema di riconoscere a un bambino diritti che nessuno aveva il coraggio di riconoscergli”.

“Sull’argomento, conclude de Magistris – bisogna continuare a discutere e bisogna fare dei passi legislativi, amministrativi e, se il caso, giudiziari. Se la Prefettura dopo 7 giorni farà quanto ha anticipato nella lettera inviata al Comune, evidentemente su disposizione del Ministero dell’interno, adiremo all’autorità giudiziaria”.

“Non ho alcun attrito con ministro dell’Interno ma ho visioni completamente diversi su diritti e le libertà civili – ha proseguito Luigi de Magistris rispondendo a chi gli chiede se la vicenda di Ruben abbia creato attrito tra lui e il ministro Alfano. “Alfano da ministro Interno cavalca la questione ma qui c’è poco da cavalcare c’è da fare una legge che Governo e Parlamento stentano a fare, e noi abbiamo cercato di riconoscere l’esistenza delle persone, in questo caso a un bambino. Ci farebbe piacere se queste sensibilità le avesse anche il ministro dell’Interno”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest