
Il 20enne romeno interrogato fino a tarda ora ieri. Sequestrate la sua abitazione e l’auto. Si verifica il suo alibi. In corso l’autopsia sul corpo della piccola Maria, 9 anni
Svolta nelle indagini sulla morte di Maria Ungureanu, la bimba di 9 anni trovata morta in una piscina a San Salvatore Telesino, senza i vestiti. E’ indagato per omicidio e violenza sessuale su minori il giovane operaio romeno 20enne interrogato a lungo ieri sera dai carabinieri del comando provinciale di Benevento e poi rilasciato. L’avviso di garanzia gli è stato notificato in mattinata dalla procura della Repubblica di Benevento che ha disposto anche il sequestro della sua abitazione, a poca distanza dalla chiesa di Maria Assunta, dove la bimba, figlia di una coppia di romeni, era stata vista l’ultima volta viva. A quanto si apprende, la vittima non sapeva nuotare. In casa i carabinieri del Ris di Roma hanno effettuato alcuni rilievi. Sequestrata anche l’auto del giovane.
L’AUTOPSIA STABILISCE: “MARIA VIOLENTATA E ANNEGATA” – Violentata e annegata. E’ l’esito dell’esame autoptico eseguito nel pomeriggio sul corpo di Maria. La salma non presenta escoriazioni o contusioni. Quindi, entrando in acqua la bimba non ha toccato né il fondo della piscina, né le pareti. Accertamenti sono in corso sugli indumenti della bambina. Diversamente da quanto riferito in precedenza, non erano stati riposti in maniera ordinata ai bordi della piscina in cui è stato scoperto il cadavere. Nelle ultime ore gli investigatori hanno ascoltato anche alcuni bambini di San Salvatore Telesino.
IL GIOVANE INDAGATO: “SONO INNOCENTE, ERA COME UNA SORELLA” – “Sono innocente, non avrei mai potuto farle da male, per come era come se fosse una sorella”. Sono le parole del giovane operaio indagato per la morte di Maria Ungureanu. Il 20enne forse è stato l’ultimo a vederla in vita. Il romeno è stato interrogato ieri per diverse ore dal pm Maria Scamarcio, che coordina le indagini insieme al procuratore Giovanni Conzo, nella caserma dei carabinieri. L’audizione è durata fino alla tarda serata, e al termine il ragazzo è tornato nella propria abitazione in paese. Presto potrebbe essere riascoltato dagli inquirenti.
Le dichiarazioni del giovane avrebbero permesso di stabilire alcuni punti fermi sulle ultime ore di vita della bambina. Maria lo avrebbe incontrato appena uscita dalla chiesta dell’Assunta, a poca distanza dall’abitazione dell’operaio. I due si conoscevano bene. Maria gli avrebbe chiesto di farle compagnia. La bambina lo avrebbe quindi accompagnato sulla strada per Telese Terme, dove il giovane avrebbe dichiarato di volersi dirigere per raggiungere un’amica. Ma i due non sarebbero mai arrivati nella località termale perché sulla strada era in corso una gara podistica. A quel punto il giovane e la bambina sarebbero rientrati a San Salvatore Telesino, dove l’operaio avrebbe detto di aver lasciato Maria nei pressi della chiesa assieme ad altre bambine, la cui identità è stata indicata agli investigatori. Una volta congedatosi dalla bambina, il 20enne avrebbe trascorso la serata nella vicina Castelvenere con il fratello, facendo rientro a casa intorno alle 2 del mattino di lunedì. Si cercano riscontri alla sua versione. Oltre al giovane, gli investigatori hanno interrogato in tutto una quarantina di persone. I carabinieri del Racis di Roma hanno effettuato altri rilievi nell’agriturismo di San Salvatore Telesino dove nella notte tra domenica e lunedì è stato ritrovato il corpo.