Bagnoli, scontro comune-associazioni sull’intesa col governo

Accesa assemblea in consiglio comunale. L’assessore Piscopo: “Non c’è nessuna trattativa o accordo definito: noi abbiamo esposto il nostro piano al governo, il governo ha detto che lo condivide al 99%, ora aspettiamo la loro proposta”. La replica: “Parole generiche ed elusive, i nostri timori permangono”

“Dall’assessore solo parole generiche ed elusive, i nostri timori permangono”. E’ l’accusa all’assessore all’urbanistica Carmine Piscopo di Assise per Bagnoli, Italia Nostra, WWF Napoli, Vas, confederazione Cobas Napoli, Assoutenti e Green Italia. Si registra uno scontro tra associazioni e Comune, al termine della turbolenta assemblea pubblica di giovedì alla sala Nugnes del consiglio comunale di Napoli, indetta per denunciare i rischi del preannunciato accordo Governo-Comune su Bagnoli, recentemente prospettato dal ministro De Vincenti e dal sindaco De Magistris. “Sono a rischio Nisida, il parco verde e la spiaggia pubblica” sostengono le associazioni. Italia Nostra e Wwf valutano iniziative nazionali sulla questione. Piscopo, intervenuto al posto del sindaco che era stato invitato a partecipare, smentisce: “Non c’è nessuna trattativa o accordo definito: noi abbiamo esposto il nostro piano al governo, il governo ha detto che lo condivide al 99%, ora aspettiamo la loro proposta”. Parole che non convincono i presenti in sala. Ornella Capezzuto del Wwf Napoli afferma che “Occorre mantenere alta l’attenzione, in questo clima estivo può succedere di tutto”. “Ci dicono di guardare gli atti, non le parole, ma quando evidenziamo le numerose contraddizioni tra gli uni e le altre, non ci rispondono – dice Massimo Di Dato dell’Assise Cittadina per Bagnoli – Un esempio per tutti, Città della Scienza: l’assessore Piscopo ora dice che va ricostruita a monte di via Coroglio, il ministro De Vincenti afferma che deve solo arretrare di qualche metro: ma allora dov’è questa intesa al 99%?”. “Siamo di fronte ad un caso di schizofrenia amministrativa – ironizza Luigi De Falco di Italia Nostra – come quando in un’assemblea pubblica a Bagnoli il Sindaco dichiara, tra l’altro, che le ipotesi illustrate di un porto a Nisida e la permanenza di volumi sull’intera spiaggia sarebbero stati esclusi dalle proposte del Comune, mentre, viceversa, ancora permangono negli atti, a conferma delle ambiguità delle parole espresse dall’amministrazione anche nell’incontro di oggi”. Tra gli interventi tecnici Luigi Ferrara, docente di diritto amministrativo ed ambientale alla “Federico II”, evidenzia il complesso di forzature normative operato dall’articolo 33 dello SbloccaItalia, nonché le possibili prospettive dei ricorsi di Comune e curatela fallimentare di Bagnolifutura, ora al vaglio della Corte Costituzionale.

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