Avellino, la rivolta dei detenuti del carcere di Bellizzi Irpino

Alla base della protesta provvedimenti disciplinari e richieste di trasferimento in altre carceri

Una cinquantina di detenuti comuni si sono asserragliati oggi pomeriggio all’interno del carcere “Antimo Graziano” di Bellizzi Irpino(Avellino) dopo aver distrutto suppellettili e arredi.

La scintilla che ha scatenato la rivolta dei detenuti sia la contestazione da parte degli Agenti di Polizia Penitenziaria di alcuni provvedimenti disciplinari nei confronti dei reclusi che nei giorni scorsi avevano contestato il comportamento del personale penitenziario.

La protesta è rientrata intorno alle 16 grazie alla trattativa condotta in primis dalla direttrice del carcere Concetta Felaco.

Agenti di polizia, insieme a carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale, hanno cinturato nel primo pomeriggio l’intera area esterna della casa circondariale: un protocollo scattato sotto il coordinamento del prefetto Paola Spena e del questore, Nicolino Pepe. Sul posto anche il procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma.


Dopo le notizie sulla rivolta, numerosi familiari degli ospiti del carcere sono giunti ad Avellino.

Sul posto il garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello. “Alla base della protesta provvedimenti disciplinari e richieste di trasferimento in altre carceri. Rientrata nel tardo pomeriggio. Grato alla mediazione della direzione, forze di polizia penitenziaria, Procuratore della Repubblica di Avellino, magistratura di sorveglianza, Prap – spiega Ciambriello – Eppure leggo fake news, strumentalizzazioni, ricostruzione fantasiose dell’avvenimento. La politica continua a considerare il carcere una risposta semplice a problemi complessi“.

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