Assemblea per il Mezzogiorno, il mega spot per il Sì della Regione Campania

Passerella di ministri alle assise volute da De Luca per parlare di sviluppo del Sud. Il mantra è la riforma costituzionale. E domani arriva Renzi

E’ definita pomposamente Assemblea nazionale sul Mezzogiorno, da un De Luca sempre più pesante a Roma e che lancia un’opa sul Pd meridionale . Ma l’happening della Regione è una passerella di governo in cui rifulge la propaganda per il Sì al referendum. Tra una ricetta per lo sviluppo e l’altra, si gira sempre intorno ad un punto: la consultazione del 4 dicembre. Alla mostra d’oltremare di Napoli va in scena l’anteprima dello spot governativo per la riforma costituzionale. Domani il pezzo forte, con l’arrivo di Renzi. Ma già oggi nell’auditorium sono risuonate più volte le ragioni del sì. “Andiamo incontro ad un mondo conflittuale – ammonisce il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda – serve una governance più forte, servono istituzioni più efficienti e decisioni più veloci”. Traduzione: al Sud, dove i sondaggi per il Sì sono in picchiata, conviene votare in favore della riforma. Quello di Calenda è un assist per Alfano.  “Se si vogliono cambiare le cose bisogno votare Sì – ripete il ministro degli Interni, che chiude la prima giornata -Bisogna votare Sì se si vuole velocizzare il procedimento si approvazione delle leggi; se si vuole dare certezza di regole e diritto, perché tra Stato e regioni c’è sempre confusione; se si vuole ridurre il numero dei parlamentari. Chi vota Sì vota per muovere le cose e innovare”. E se uno volesse votare no? “Chi vota No – insorge Angelino – sceglie di lasciare tutto così com’è. Poi non ci si lamenti del fatto che ci sono tanti parlamentari, che c’è confusione nel rapporto tra Stato e Regioni; che su ogni singola legge c’è il rischio che interferisca con quella regionale e viceversa”. Ma tutto questo, con il destino del Mezzogiorno, non c’entra molto.

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