Contestato, tra gli altri, il reato di associazione per delinquere: un imprenditore a capo dell’organizzazione. Sono 17 gli indagati

NAPOLI – Nel corso delle indagini è stata scoperta l’esistenza di una presunta associazione criminale con a capo un imprenditore attivo nella refezione scolastica. Sono 11 le ordinanze di custodia cautelare (sei in carcere e cinque ai domiciliari) eseguite nell’operazione  dei carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli, coordinata dalla Dda partenopea.  Nel mirino gli appalti per le forniture di pasti nelle scuole materne ed elementari dei comuni napoletani di Casalnuovo, e Sant’Agnello, quelli irpini di Montoro inferiore e Solofra, quelli salernitani di Maiori e Padula. Gare che gli investigatori ritengono pilotate”. Sono 17 gli indagati. Notificati anche tre divieti di dimora e tre obblighi di presentazione alla p.g. Tra i destinatari dell’ultima misura cautelare anche Antonio Romano, ex vicesindaco del Comune di Maiori, un dirigente del Comune di Solofra e uno del Comune di Montoro. Divieto di dimora per una dipendente e un dirigente del Comune di Sant’Agnello. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio, frode in pubbliche forniture e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale nonché estorsione e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.  Per gli inquirenti, grazie all’intervento di amministratori e dirigenti pubblici e con la complicità di altre persone, il gruppo avrebbe ottenuto l’aggiudicazione degli appalti determinando l’esclusione dalle gare delle ditte concorrenti, anche con la promessa di posti di lavoro per parenti e amici.

 

L’INDAGINE – La Procura ipotizza che il gruppo si serviva di alcune donne in rapporti collusivi con alcuni membri delle commissioni di gara, a cui avrebbero fornito informazioni negative sul conto delle altre aziende concorrenti, creando dei veri dossier del tutto falsi per screditarle. In cambio, familiari dei componenti della banda sarebbero stati assunti presso le imprese che vincevano gli appalti. In carcere sono finiti gli imprenditori Antonio e Gennaro Acampora, Nicola, Stefano, Silvio e Simone Summa, responsabili o collegati alle attività delle società Cea Sas di Casalnuovo, Puliedil e Sistesi. Agli arresti domiciliari sono stati posti Raffaele Manna, tecnico della Asl Acerra-Casalnuovo, e i dipendenti della Puliedil/Sistesi Eleonora Pisani, Adriana D’Agostino, Antonio Colucci e Alessandro Nappo. Le perquisizioni dei Carabinieri sono state fatte nelle sedi delle società, le abitazioni e gli uffici dei pubblici ufficiali indagati. L’inchiesta è partita dalla documentazione sequestrata nel corso di un’operazione che, nel luglio 2013, portò all’esecuzione di misure cautelari nei riguardi di sei persone che avevano attuato gli stessi metodi negli appalti pubblici relativi alla refezione dell’ospedale “Cantalupi” di Capri e di mense scolastiche di altri comuni, fra i quali Ischia.

 

CIBO AVARIATO AI BAMBINI – Cibo avariato alle mense scolastiche. Secondo gli inquirenti, alcuni indagati intendevano etichettare confezioni di pomodori provenienti dalla Cina per farle falsamente risultare come prodotte in Italia. Dalle indagini, coordinate dal Procuratore aggiunto Alfonso D’Avino, e dai pm Henry John Woodcock, Celeste Carrano e Giuseppina Loreto, è emerso che talvolta i bambini si sentissero male dopo aver pranzato in mensa a scuola.

 

ELENCO DESTINATARI DELL’ORDINANZA CAUTELARE
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