Abusi edilizi, De Luca ci riprova: “Condono non totale, impensabile abbattere 70.000 case”

Nella regione devastata da mattone selvaggio il governatore torna alla carica: “Siamo il paese dell’ipocrisia e dell’ambientalismo idiota”

E’ un suo vecchio cavallo di battaglia e ci riprova, anche se la Regione non ha poteri in materia. “In Campania di sono oltre 70mila alloggi abusivi. Noi non siamo per il condono totale” dice Vincenzo De Luca, che non è per il condono totale ma parziale sì. Ed è sui numeri della sanatoria che si gioca la partita di una regione sepolta da colate di cemento selvaggio. “Siamo il paese dell’ipocrisia e dell’ambientalismo idiota – afferma durante la presentazione dell’iniziativa “Riciclaestate 2016″ a Salerno – Sarebbe impensabile abbattere 70mila alloggi. Dovremmo comprare un’isola nel mare Egeo per sversare  tutti i materiali di risulta. Non accetteremo sanatorie da quegli alloggi costruiti in zone con vincolo paesaggistico, o in zone a rischio idrogeologico. A Ischia, per esempio, ci sono alcuni alberghi costruiti sui soffioni. Allo stesso modo, non accetteremo condoni su quegli alloggi abusivi di chi è già proprietario di altro alloggio, né di quelle costruzioni costruite con imprese camorristiche o legate alla camorra. Se non si decide sul problema, il segnale è che il controllo e il governo del territorio lo fa la camorra”.

 

De Luca ruba la scena a Forza Italia, il partito storicamente schierato per il condono, e spariglia in nome del trasversalismo. Anche mettendosi contro il suo partito. O considerando quel che rimane del Pd in Campania, è il suo partito a mettersi contro di lui, chissà fino a quando. “Mantenere questa situazione così com’è – sostiene il governatore  – significa che la camorra decide il governo del territorio. Ormai quegli alloggi, in Campania, stanno lì da venti anni e tra poco faranno parte del patrimonio storico-archeologico della nostra regione”. “Mentre si perde tempo con un finto ambientalismo – conclude De Luca – i proprietari di questi alloggi sversano i rifiuti in maniera abusiva nei terreni e nelle falde acquifere. Il tutto, invece, va regolarizzato, recuperando gli oneri dagli abusivi e mettendoli in regola con gli allacci fognari, ovviamente solo dove è possibile farlo. Nessun condono per i casi citati prima”. Resta il nodo dei rischi ambientali, in un territorio col dissesto idrogeologico dietro l’angolo. Ma su questo il governatore non si sofferma.

(Foto Francesco Bassini)

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