A rischio il seggio di Piero De Luca? Psicosi Pd, spera Fi

La corte d’appello di Napoli sta esaminando il ricorso forzista su presunti vizi nella compilazione delle tabelle di scrutinio in alcune sezioni di Santa Maria Capua Vetere e Capua: in ballo 3-400 voti decisivi per l’elezione alla Camera del rampollo del governatore, la decisione entro 2-3 giorni. Fibrillazione in casa dem: il reclamo sarebbe fondato

Dovrà ancora sudare Piero De Luca, figlio del governatore Vincenzo De Luca, per sapere se entrerà alla Camera. Sono ore di “fibrillazione”, spiega una fonte interna, nel Pd della Campania. Un ricorso di Forza Italia mette a rischio il seggio del capolista De Luca jr nel collegio plurinominale Campania 2-02, in cui ricadono Caserta e provincia. “Da alcune notizie che abbiamo di sezioni di Santa Maria Capua Vetere e Capua – riferiscono ambienti di Fi – sicuramente i risultati saranno soggetti ad una rettifica. Certamente alcune tabelle non sono state correttamente riportate nel conteggio finale e si andrà ad una variazione”. Le tabelle sono quelle di scrutinio compilate nei seggi elettorali, al termine dello spoglio: sarebbero viziate da errori materiali nell’attribuzione dei voti. Dovrebbe arrivare entro 2-3 giorni il verdetto della sezione elettorale della corte d’appello di Napoli, che sta esaminando il reclamo. In ballo ci sono circa 3-400 voti, rivendicati da Forza Italia. Lo stesso margine che, al momento, consente di far scattare il seggio per il Pd. Il timore di un ribaltone scuote i dem. Al punto che qualche esponente ammette la fondatezza del ricorso. E’ presto per dire quanto gli eventuali vizi nei verbali possano influenzare la decisione finale. Ma dopo la Caporetto del 4 marzo, poche o nulle sono le certezze in casa del Partito Democratico.

Gianmaria Roberti

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