Cgil Campania: vittime, famiglie e superstiti attendono giustizia
A Napoli attesa per la sentenza del processo Eternit bis. In concomitanza con l’appuntamento giudiziario, mercoledì 6 aprile alle 10.00 è in programma un presidio di Cgil Cisl Uil presso il tribunale partenopeo in piazza Cenni al Centro direzionale. Organizzazioni sindacali e associazioni intendono così ribadire il loro impegno al fianco delle vittime di amianto e continuare la battaglia per la rimozione dell’amianto ancora presente in Campania, per la tutela degli esposti alle ‘fibre killer’ e la riorganizzazione dei servizi di sorveglianza sociosanitaria.
“L’imprenditore svizzero, Stephan Schmidhein – ricorda la Cgil Campania in un comunicato – deve rendere conto delle sue responsabilità. La richieste dei pm di condanna dell’imprenditore svizzero a 23 anni e 11 mesi di reclusione con esclusione delle attenuanti generiche e specifiche, per la procurata morte, volontaria e consapevole, di sette lavoratori ex dipendenti della Eternit e di un cittadino residente vicino alla fabbrica, sottolineano la colpevolezza e il disprezzo verso la salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini frutto che una concezione imprenditoriale predatoria piegata solo a logiche di profitto”.
“Mercoledì 6 aprile sarà una tappa dibattimentale importante, speriamo finale, del lungo calvario processuale iniziato nel 2010 a Torino nel grande processo Eternit coordinato dal procuratore Raffaele Guariniello. Le vittime, le loro famiglie e i superstiti ancora viventi – aggiunge la Cgil – attendono ancora giustizia dopo la vergognosa prescrizione del 2014 ad opera della Cassazione. Come Cgil ci siamo costituiti parte civile in questo processo unitamente a categorie ed associazioni dei familiari vittime amianto. La Cgil della Campania unitamente alle categorie e alle associazioni dei familiari vittime amianto, sperano in una condanna esemplare, dopo quella per la Isochimica di Avellino, che possa da un lato rendere giustizia a chi da anni l’attende in memoria delle vittime e dall’altro, riportare la questione Amianto nell’agenda politica istituzionale del Governo e della Regione Campania per attuare in modo efficace il Piano Regionale Amianto, ripristinando la sorveglianza sanitaria agli ex esposti e con l’attuazione del programma di bonifica dell’area nonché il registro del mesotelioma”, conclude la Cgil.