A Napoli in migliaia sfilano contro la riforma costituzionale, tentata occupazione della sede del Pd

Il blitz tentato da alcuni manifestanti in via Toledo, dove c’è la sede provinciale del Partito Democratico: la polizia li respinge

In migliaia sfilano per dire No alla riforma costituzionale del governo. A Napoli sfila il dissenso di centri sociali e collettivi studenteschi, con lo slogan “Torna a casa, Renzi”. Un gruppo di alcune decine di manifestanti tenta anche di occupare la sede del Pd. Il corteo campano per il no al referendum del 4 dicembre, a cui aderiscono i Carc e il sindacato Usb, si concentra tra piazza Garibaldi e piazza Cavour. L’arrivo è sotto la prefettura, dopo la riunione dei due spezzoni. Ma in via Toledo un gruppo si stacca e cerca il blitz nella sede del Partito democratico, ma viene respinto dalla polizia. Uno dei manifestanti viene identificato e denunciato per tentata occupazione di edificio pubblico.

 

I MANIFESTANTI: “NON RESPINTI MA SEQUESTRATI DAVANTI AL PD” – Sui fatti di stamane c’è la nota congiunta di alcuni partecipanti alla manifestazione. Attivisti dei movimenti dei precari, della campagna per il diritto all’abitare e dei collettivi studenteschi affermano: “Leggiamo delle ricostruzioni fondamentalmente capovolte di quello che è successo oggi nel palazzo della sede del Pd in piazza Carità. I dimostranti – si legge – non sono stati “respinti”, ma piuttosto sequestrati in un secondo momento e in modo insensato dalla polizia antisommossa arrivata dopo all’interno del palazzo. Questo l’andamento dei fatti – prosegue la nota – : Una settantina di persone, fra disoccupati e persone in emergenza abitativa, comprese due famiglie con bambini, avevano deciso un’iniziativa di protesta simbolica prima di convergere nel corteo per il No sociale al referendum che oggi ha visto in piazza più di tremila persone. Avevano deciso infatti l’occupazione simbolica e momentanea della sede provinciale del Pd per esporre uno striscione contro le politiche del governo che dimentica la condizione di precari e senza casa. (Tutta qui l’iniziativa, per chi la condivide e chi no). Il fatto però è che l’iniziativa non ha avuto luogo non per l’intervento della polizia antisommossa, ma perché la sede del Pd era banalmente chiusa. A quel punto i dimostranti avevano già ridisceso le scale e – sostengono gli attivisti – stavano uscendo dall’androne del palazzo, quando è sopraggiunta la celere in assetto antisommossa che ha prima caricato quelli che uscivano e poi sequestrato per un’ora dentro un palazzo persone che non avevano fatto niente, compreso tre bambini”.

(Foto Insurgencia-Zero81/Usb/Fb)

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