Bloccata la tangenziale, le autostrade A13, A14, attaccate e ‘sanzionate” con fumogeni catene di supermercati, una filiale del Banco di Napoli e e la sede dell’Enel
Ventimila persone hanno partecipato a Napoli alla manifestazione “Insorgiamo” contro il carovita, l’aumento delle bollette, la disoccupazione, i salari da fame, la repressione, la guerra, la crisi climatica e la devastazione ambientale. L’iniziativa è stata promossa dal Movimento 7 Novembre, dal Collettivo operaio GKN, operai SiCobas, Fronte Gioventù Comunista, Movimento per il diritto all’abitare di Roma. Un corteo compatto. E non solo. Significative alcune azioni di lotta simboliche: blocco della tangenziale, delle autostrade A13, A14, attaccate, ‘sanzionate” con fumogeni catene di supermercati, una filiale del Banco di Napoli e e la sede dell’Enel
Il corteo ha completato a Piazza Municipio, all’ingresso del Municipio dove i disoccupati hanno assediato il portone e le forze dell’ordine per ricordare la loro lotta e la necessità di formazione e lavoro socialmente necessario per i senza lavoro di lunga durata.
“Una manifestazione che è un processo che fa appello a tutti e tutte di unirsi alla piazza. Non sarà delegando a nessuno né tanto meno ad una sinistra che vuole recuperare verginità politica che possiamo combattere gli effetti della crisi. Solo il protagonismo dei lavoratori e lavoratrici, disoccupati/e e masse impoverite dalla crisi e la loro organizzazione potranno essere all’altezza di questa fase storica” – spiegano in una nota i promotori.
La manifestazione si è conclusa rilanciando lo sciopero generale nazionale del 2 Dicembre.
Ciro Crescentini