Whirlpool, azienda pronta a sospendere cessione fino al 31 ottobre

Lo ha annunciato Conte ai sindacati

La Whirlpool è disponibile a riprendere il confronto con i sindacati e a sospendere la cessione di ramo d’azienda fino al 31 ottobre, con la conseguente sospensione della procedura di licenziamento per i lavoratori di Napoli. Lo avrebbe annunciato il premier Giuseppe Conte ai sindacati nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi. Sarebbe prevista una riunione tra Governo e azienda, riferiscono fonti presenti all’incontro aggiungendo che Conte avrebbe confermato l’impegno di Palazzo Chigi per fare tutti il possibile a sostegno dei lavoratori. “I segnali che abbiamo avuto da Whirlpool e dalle esperienze pregresse non depongono a favore di una interlocuzione serena. Detto ciò, il segnale di sospensione della procedura di cessione non è il massimo, avrei preferito l’interruzione, ma in questo momento è utile andare a vedere le carte in mano all’azienda”. Questo quanto affermato dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, durante la riunione a Palazzo Chigi sulla vertenza relativa allo stabilimento di Napoli. “È stato un incontro da questo punto di vista insoddisfacente, perché una sospensione anche se fosse ad orologeria da qui a 2 settimane non è quello che serve per riaprire un tavolo che rimetta in discussione la decisioni dell’azienda. Noi continuiamo a dire che quello che va rispettato è il piano industriale e che quindi l’azienda deve dire e spiegare perché intende non rispettarlo”. Così la segretaria della Fiom Cgil Francesca Re David, al termine della riunione. “Noi pensiamo che da questo punto di vista l’azienda non possa pensare di continuare come se nulla fosse, sono passati mesi ci sono stati scioperi e mobilitazioni – ha aggiunto – anche il governo considera non positiva la posizione dell’azienda, ma certo non può essere una base concreta che ci dice che c’è una svolta”.Hanno rivenduto una disponibilità” a sospendere la procedura di cessione fino al 31 ottobre del sito di Napoli, a fronte di una procedura che si sarebbe comunque conclusa il 31 ottobre” -sottolinea il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. “E’ un atto scorretto – aggiunge – nei confronti del governo, dei sindacati e dei lavoratori”. Palombella torna ad avvertire che un disimpegno dell’azienda “sarebbe l’inizio della fine. Dobbiamo continuare a produrre lavatrici nello stabilimento di Napoli, dove andrebbe trasferita la produzione dalla Polonia. Per noi esiste solo una possibilità ed è questa: che a Napoli continui la produzione di lavatrici – ripete – non esiste un piano B“.

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