Vitalizi, la Cassazione boccia ricorso contro il taglio: “Sui reclami decidono le Camere”

Le sezioni unite della Suprema Corte sull’impugnazione dell’ex deputato Armaroli: “In questa sede nessuno spazio per le censure a misure riguardanti gli assegni degli ex parlamentari, c’è una sfera di autonomia garantita al Parlamento”. Di Maio: “Bellissima notizia, con l’eliminazione del privilegio risparmieremo circa 280 milioni a legislatura”

Tagli ai vitalizi, solo le Camere possono decidere sui ricorsi degli ex parlamentari. Lo scrivono le sezioni unite civili della Cassazione, dichiarando inammissibile un reclamo per regolamento preventivo di giurisdizione, presentato dal professor Paolo Armaroli. L’ex deputato di An avevaimpugnato davanti al Consiglio di Giurisdizione della Camera la delibera del luglio scorso dell’ufficio di presidenza di Montecitorio, per effetto della quale il suo vitalizio era stato decurtato del 44,41%. Armaroli chiedeva alla Suprema Corte che fosse dichiarata la sussistenza della giurisdizione del giudice ordinario o, in subordine, di quello amministrativo.

Invece la Cassazione, con un’ordinanza depositata oggi, ha bocciato il ricorso, sottolineando che è “da escludere che in questa sede vi sia spazio per l’esame di una qualsiasi censura riguardante la misura e l’attribuzione degli assegni vitalizi degli ex parlamentari”.  Secondo i giudici di piazza Cavour, “non si profila l’eventualità che l’organo di autodichia al quale il ricorrente si è rivolto possa non decidere la controversia e che quindi l’attività già svolta in quella sede dal ricorrente possa risultare inutile”. L’autodichia è la prerogativa degli organi costituzionali di risolvere, all’interno della propria amministrazione, le controversie concernenti personale dipendente, senza adire tribunali esterni. L’ordinanza rileva “l’esistenza di una sfera di autonomia speciale garantita alle Camere in cui va inserita l’autodichia in oggetto”, che non esclude “la legittimazione degli organi di autodichia a sollevare questioni di legittimità costituzionale delle norme di legge cui le fonti di autonomia effettuino rinvio”.

 

“Vi ricordate il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari che abbiamo fatto nei mesi scorsi? – scrive il vicepremier Luigi Di Maio – Qualcuno ha fatto ricorso per conservare il privilegio che percepiva ingiustamente da anni. Ma oggi è arrivata una bellissima notizia: la Cassazione ha bocciato il ricorso! Perché sui vitalizi e sulle indennità parlamentari decidono solo gli organi dell’autodichia, a garanzia dell’autonomia del Parlamento. E gli Uffici di Presidenza delle Camere, anche grazie ai nostri portavoce, hanno deciso di tagliare questi privilegi assolutamente iniqui”. Il capo politico del M5S – di cui il taglio ai vitalizi è un cavallo di battaglia – aggiunge: “Con l’eliminazione dei vitalizi sapete quanto andremo a risparmiare? Circa 280 milioni, tra Camera e Senato, a legislatura. Soldi che invece di finire nelle tasche di pochi privilegiati potranno essere usati a favore degli italiani”.

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