Venezuela, presidente Maduro marcia con i soldati: “Uniti contro l’aggressione imperialista”

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Evitare ingerenze esterne e investiture affrettate”

Siamo dal lato giusto della storia, nessuno dubiti, viva il socialismo”. Il presidente della Repubblica del Venezuela, Nicolas Maduro marcia con i soldati a Fuerte Tiuna, dopo aver arringato i militari con un lungo discorso nel quale più volte fa riferimento all’aggressione “imperialista ordita da Donald Trump” e invita i militari a mantenere “nervi d’acciaio”.

Le forze armate sono la colonna vertebrale della patria. Se vogliamo pace, se vogliamo armonia, se vogliamo fare progressi, se vogliamo prosperità, dobbiamo avere una forza armata unita, che protegga il popolo e pronta alla difesa del territorio”, dice Maduro, in vista delle esercitazioni in programma dal 10 al 15 febbraio. “In questo mondo nessuno rispetta i deboli, i codardi e i traditori. In questo mondo vengono rispettati i forti. Davanti alla minaccia imperialista, servono nervi d’acciaio”, afferma ancora.
“Stiamo affrontando cospirazioni ogni giorno”, ripete Maduro, che fa riferimento all”’imperialismo insolente nordamericano”. “Se vogliamo pace, se vogliamo armonia, se vogliamo fare progressi, se vogliamo prosperità, dobbiamo avere una forza armata unita, che protegga il popolo e pronta alla difesa”, dice.

 

 

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro sarebbe disponibile ad aprire al dialogo con le opposizione per andare a elezioni legislative anticipate, mentre per le presidenziali bisognerà attendere la fine del suo mandato, nel 2025: lo ha dichiarato in una intervista all’agenzia russa ‘Ria’, rilanciata dai media stranieri“Sarebbe una buona cosa organizzare elezioni parlamentari anticipate, sarebbe una forma positiva di confronto politico. Tuttavia, le presidenziali si sono svolte meno di un anno fa, e noi non accettiamo gli ultimatum di nessuno” ha detto il presidente Maduro. Il presidente della Repubblica bolivariana si è pero’ detto disponibile a incontrare “personalmente” l’omologo statunitense Donald Trump, sebbene “ora sia complicato”, dal momento che il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton “ha vietato a Trump di entrare in dialogo”, ha sottolineato.

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte: evitare ingerenze esterne e investire affrettate: Il ruolo dell’Italia nella crisi venezuelana è molto chiaro. Ci siamo battuti in Europa per una posizione comune, abbiamo dato il nostro contributo che ci è stato riconosciuto anche dall’Alto Rappresentante Mogherini. Siamo molto prudenti: non ci precipitiamo a dare investiture che non sono passate dalle urne. Questo non significa che appoggiamo Maduro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, rispondendo a Milano – dopo l’incontro con il sindaco Giuseppe Sala – ad una domanda sulla crisi in Venezuela. “La comunità internazionale – ha affermato Conte – deve chiedere elezioni libere, non dare appoggio a uno dei due contendenti. Serve un processo democratico in conformità agli standard internazionali. Ingerenze possono portare a divisioni della comunità internazionali, ingerenze esterne che rischiano di non giovare alla stabilizzazione del Paese”

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest