Un esponente della destra si autoproclama presidente ad interim, Maduro resiste. Scontri nel Paese. Trump pronto per l’invasione armata
Colpo di Stato in corso in Venezuela contro il legittimo governo della Repubblica Bolivariana del presidente Nicolas Maduro. Rischio di guerra civile. Un esponente dell’opposizione di destra, Juan Guaido, si è autoproclamato presidente ad interim del Venezuela. Puntuale è arrivato il riconoscimento da parte degli Stati Uniti “Oggi riconosco ufficialmente il presidente dell’Assemblea nazionale venezuelano, Juan Gauido, come presidente ad interim del Venezuela“- ha annunciato Donald Trump in una note, sottolineando che “in questo ruolo come legittimo ramo del governo eletto dal popolo venezuelano, l’Assemblea nazionale ha invocato la costituzione del Paese per dichiarare illegittimo Nicolas Maduro e dunque il suo incarico vacante”. Gli Usa pronti per un’invasione armata. “Riguardo al Venezuela tutte le opzioni sono sul tavolo – ha detto ai giornalisti il presidente americano Donald Trump – Tutte le opzioni, sempre, tutte le opzioni sono sul tavolo”
Gli Stati Uniti vogliono ripetere a Caracas, il Golpe attuato in Cile nel 1973 contro il presidente Salvador Allende. Immediata la reazione di Maduro con la rottura dei rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. E non finisce qui. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha esortato i militari a destituire il governo Maduro.“Ripetiamo il nostro appello ai militari e le forze di sicurezza del Venezuela perché sostengano la democrazia e proteggano i cittadini venezuelani”, ha detto Pompeo, dopo che gli Stati Uniti hanno riconosciuto come presidente ad interim Juan Guaidò. “Gli Stati Uniti – ha aggiunto – sono pronti a fornire assistenza umanitaria al popolo del Venezuela appena le condizioni lo permetteranno”.
Migliaia di operai, studenti e di cittadini sono tornati in piazza in favore del governo bolivariano per rivendicare la sua sovranità e autodeterminazione. “Siamo la maggioranza, siamo il popolo di Hugo Chavez” – ha detto Maduro. Il presidente della legittima Repubblica predica calma e chiama a raccolta i suoi sostenitori, chiedendo di riunirsi davanti Palazzo Miraflores per appoggiare il governo. “Siamo in questo palazzo per volontà popolare, solo la gente ci può portare via”
“Il presidente è Nicolas Maduro”. Lo ha dichiarato Diosdado Cabello, vice presidente del partito di governo, citato dal quotidiano El Nacional dopo che il presidente dell’Assemblea Nazionale Juan Guadò si è proclamato presidente ad interim. “Lasciamo chi vuole essere presidente venire a vederci a Miraflores, perchè il popolo è qui, a difendere Maduro, ha detto Cabello, riferendosi alla sede del governo.
Tante testimonianze di solidarietà in favore del governo Venezuelano. “Condanniamo l’attacco imperialista degli Stati Uniti e dell’Unione Europea contro il Venezuela – afferma il Professor Luciano Vasapollo, della Rete di Intellettuali in difesa dell’umanità
Il Partito Comunista (PC) e il Fronte della Gioventu’ Comunista (FGC) condannano il tentativo di colpo di Stato in Venezuela e la scelta del governo USA di Donald Trump di riconoscere come presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela il leader dell’opposizione Juan Guaid, presidente dell’Assemblea Nazionale che oggi si e’ autoproclamato a capo del Governo.I fatti delle ultime ore rappresentano l’ultimo tentativo in ordine di tempo delle forze reazionarie, dei monopoli internazionali e della grande borghesia Venezuela, rappresentati politicamente dai gruppi della cosiddetta opposizione, di impadronirsi del potere politico dopo aver perso nuovamente le elezioni presidenziali.L’ingerenza del governo USA, che con sorprendente rapidità annuncia il sostegno ufficiale a quello che e’ a tutti gli effetti un tentativo di golpe, e’ un atto criminale ingiustificabile, che testimonia come cio’ che accade oggi sia stato pianificato da tempo. Altrettanto inaccettabile e’ l’invito ai governi di altri paesi di sostenere l’autoproclamato nuovo presidente.In queste ore, i comunisti sono al fianco del popolo venezuelano e del suo diritto all’autodeterminazione. Siamo pronti a mobilitarci per sostenere le forze progressiste, i lavoratori e il popolo venezuelano nella legittima lotta per la difesa del processo bolivariano e delle sue conquiste, contro ogni ingerenza imperialista.
Brasile e Paraguay hanno annunciato di voler riconoscere Juan Guaidò come legittimo presidente del Venezuela. “Il Brasile riconosce Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela – ha twittato il presidente brasiliano Jair Bolsonaro – il Brasile sosterrà politicamente ed economicamente il processo di transizione così che democrazia e pace sociale possano tornare in Venezuela“. “Il Paraguay esprime il suo sostegno al presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidò. Conta su di noi per sostenere nuovamente la libertà e la democrazia”, ha scritto su Twitter il presidente del Paraguay Mario Abdo Benitez.
Anche il Canada si appresta a riconoscere Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela. Lo ha confermato il ministero degli Esteri canadese.
La Francia si consulterà con i partner europei prima di esprimere una posizione ufficiale sulla crisi in Venezuela. E’ quanto indica l’Eliseo precisando che “la Francia segue la situazione e si sta consultando con i propri partner europei. La nostra posizione ufficiale sarà resa nota a breve”.