Venezuela, il popolo in marcia contro il Colpo di Stato

In Italia Renzi, Pd, Fratelli d’Italia, Forza Italia si schierano con i golpisti. Il governo Conte non vuole interferire negli affari interni del governo di Caracas

“Invito il popolo coraggioso e combattivo ad essere vigile, dedito da una parte al lavoro e allo studio, e dall’altra alla mobilitazione per difendere la stabilità della Patria. Né colpo di Stato, né interventismo, il Venezuela vuole la pace!”. E’ quanto scrive su Twitter Nicolas Maduro, dopo che il leader dell’opposizione Juan Guaidò si è autoproclamato presidente del Venezuela. Il governo della Repubblica Bolivariana continua ad essere sostenuto dal popolo venezuelano. Centinaia di migliaia di persone stanno scendendo in piazza per impedire il Colpo di stato sponsorizzato e sostenuto dagli Stati Uniti e la costituzione di un governo fantoccio(guarda il video)

Un Colpo di Stato che rischia di alimentare una guerra civile.  La cronaca riporta  scontri e vittime, a Caracas, tra fazioni opposte a causa della drammatica evoluzione della crisi, nel paese, culminata da scelte politiche azzardate e destabilizzanti sostenute da Trump. Destabilizzante, provocatoria la scelta assunta da Juan Guaidò, esponente della destra, di autoproclamarsi Presidente del Venezuela. Un scelta giudicata illegittimo dal Tribunale supremo.

 

Immediata la reazione del legittimo presidente Nicolas Maduro che ha accusato Washington di aver organizzato il colpo di stato e  intimato ai diplomatici americani di rientrare, nella loro patria, entro 72 ore. Donald Trump, che non ha escluso l’opzione militare nel caso in cui fosse colpito il neopresidente, è stato il primo leader straniero a riconoscere Guaidò. Altri paesi hanno seguito Trump come Canada, Brasile, Paraguay, Colombia, Argentina, Perù, Ecuador, Costa Rica, Kosovo, Cile e Guatemala. In favore del Presidente  Maduro : Bolivia, Cuba, Messico, Turchia e Russia. Il Cremlino e gli Usa hanno espresso dunque pareri esattamente opposti. Il capo dell’Eliseo, Emmanuel Macron, ha annunciato che la Francia ha avviato consultazioni, con gli altri componenti del vecchio continente, finalizzate a prendere posizione sulla delicata vicenda. In Italia, il partito democratico, Forza Italia, Fratelli d’Italia schierati hanno chiesto un pronunciamento del governo leghista-pentastellato in favore del Golpe. Palazzo Chigi, a quanto pare, sarebbe orientato ad assumere una posizione di non interferenza negli affari interni del Venezuela.

Cuba a fianco del presidente della Repubblica bolivariana, Nicolas Maduro: “Il nostro sostegno e solidarietà al Presidente Nicolas Maduro di fronte ai tentativi imperialisti di screditare e destabilizzare rivoluzione bolivariana” – ha dichiarato il presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Il governo rivoluzionario della Repubblica di Cuba condanna e respinge fortemente il tentativo di imporre attraverso un colpo di stato un governo fantoccio al servizio degli Stati Uniti nella Repubblica Bolivariana del Venezuela”. Il Presidente cubano ha ricordato una citazione di Fidel Castro: “il Venezuela è la patria di El Libertador, dove è stata concepita  l’idea dell’Unione dei popoli d’America. Il Venezuela deve essere il paese leader dell’Unione dei popoli d’America”. Con Maduro si sono schierati anche  Messico, Bolivia, Cuba e Nicaragua, Stati dove l’esecutivo è retto da formazioni di impronta socialista o comunque di sinistra.

Il Cremlino appare furioso mentre segue “attentamente” gli sviluppi in Venezuela. Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov parla di “tentativo di usurpare il potere supremo in Venezuela” e di quanto esso “sia contraddittorio e violi i principi del diritto internazionale. Questa è la base della nostra posizione – ha detto –  Il signor Maduro è il capo legittimo dello stato del Venezuela” Mosca condanna fermamente coloro che stanno “spingendo” la società venezuelana “nell’abisso di sanguinosi conflitti civili”. “Una tale deliberata e, ovviamente, ben ponderata creazione di doppio potere in Venezuela, la formazione di un centro decisionale alternativo è la via diretta verso il caos, la distruzione delle basi dello stato venezuelano. Sono già apparse le prime vittime. Condanniamo fermamente coloro che stanno spingendo la società venezuelana nell’abisso di sanguinosi conflitti civili”, ha sottolineato il ministero degli esteri russo.

La Cina si oppone a qualunque ingerenza esterna nelle politiche del Venezuela, dopo che Stati Uniti e principali Paesi sudamericani si sono schierati con il leader dell’opposizione Juan Guaido nella sua lotta di potere con il presidente Nicolas Maduro.  La Cina è il principale creditore del Venezuela e Maduro ha visitato il Paese a settembre, siglando accordi su energia e sfruttamento minerario nel tentativo di ottenere per il suo Paese in crisi il sostegno di Pechino.
Maduro deve ora fronteggiare pesanti problemi interni, con l’autoproclamazione di Guaidò a presidente ad interim ieri a Caracas. “La Cina ha consistentemente portato avanti il principio di non interferire con le politiche interne degli altri Paesi e si oppone all’ingerenza negli affari venezuelani di forze esterne”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying durante un punto stampa a Pechino. “Facciamo molta attenzione all’attuale situazione in Venezuela e chiediamo a tutte le parti di restare calme e razionali e a cercare una risoluzione politica ai problemi del Venezuela attraverso un dialogo pacifico all’interno della cornice costituzionale del Venezuela, ha aggiunto Hua.

‘Iran sostiene il presidente venezuelano Nicolas Maduro “La Repubblica islamica dell’Iran sostiene il governo e la Nazione del Paese contro qualsiasi intervento straniero negli affari interni del Venezuela o qualsiasi altra misura illegittima e illegale come il colpo di stato e le mosse antipopolari“, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Bahram Qassemi, citato dall’agenzia di stampa ufficiale ‘Irna’. Qassemi ha quindi auspicato che “qualsiasi differenza e problema politico in Venezuela possa essere presto risolto dal popolo e dal governo del Paese utilizzando mezzi legali e pacifici”.

Il ministero degli Esteri Siriano ha condannato quella che ha definito una ”palese interferenza degli Stati Uniti” negli affari interni del Venezuela. Lo riporta l’agenzia di stampa Sana, affermando che il ministero siriano respinge l’interferenza americana negli affari del Venezuela, che rappresenta una violazione delle leggi internazionali e della sovranità venezuelana.
Le autorità siriane hanno anche espresso il loro sostegno al governo del presidente venezuelano Nicolas Maduro, affinché preservi la sovranità del Venezuela e faccia fallire gli schemi ”aggressivi” del governo americano.

Matteo Renzi si schiera con i golpisti senza esitazione –   “Il Venezuela è stato distrutto da una dittatura feroce. Anche chi in questi anni ha visto nel regime di Caracas un modello deve prendere atto che Chavez prima e Maduro poi hanno devastato questo bellissimo Paese”. Lo scrive su Facebook l’ex presidente del consiglio e senatore del Pd, Matteo Renzi. Adesso l’Europa deve trovare il coraggio di sostenere subito l’unica Istituzione democratica rimasta, l’Assemblea Nazionale, e appoggiare il suo Presidente Guaidò per andare rapidamente a elezioni veramente democratiche –aggiunge il senatore del Pd– I bambini muoiono di fame in Venezuela: non si può aspettare ancora. Viva la libertà, viva la democrazia“.

Giorgio Cremaschi portavoce di Potere al Popolo si schiera in favore del governo del presidente legittimo Maduro: “No al golpe fascista di Trump, vergogna a chi lo sostiene, manifestiamo ovunque la condanna dei golpisti, ricordiamoci di Allende, non devono passare.L’impero americano nella spazzatura della storia” – afferma Cremaschi – E‘ stato un colpo di Stato organizzato dagli Stati Uniti come quello in Cile contro Allende nel ’73. Che la situazione economica sia drammatica è vero anche dopo il boicottaggio internazionale. Ho partecipato alle elezioni come osservatore in una delegazione di cui faceva parte anche l’ex presidente del governo spagnolo Jos Zapatero e ho potuto constatare che sono state elezioni libere e regolari e che Maduro è un presidente regolarmente eletto a cui va tutto il mio sostegno”

La Cgil contro il Colpo di Stato – Una mozione urgente è stata approvata oggi dal congresso nazionale della Cgil in merito al Golpe in atto in Venezuela. Una posizione netta del principale sindacato italiano. ” la Cgil condanna con estrema fermezza le ingerenze e le pressioni esterne, a partire dall’embargo imposto dagli Stati Uniti su farmaci e sistema finanziario, che anzichè aiutare il Venezuela ad uscire da questa crisi, ne hanno favorito la crescita, la profondità e la distanza tra le parti. Come condanna le immediate prese di posizione  favore dell’auto-proclamazione a capo dello stato del presidente del parlamento Juan Guaidò, quale risposta al risultato elettorale del maggio scorso che ha portato Nicolas Maduro per la seconda volta alla presidenza del Paese”

In Venezuela è in corso un tentativo di colpo di Stato. La denuncia forte e chiara arriva da Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, la sinistra radicale francese che evidenzia come “l’operazione Guaidò imbastita dall’opposizione golpista venezuelana su ordine diretto di Washington sia volta a spodestare Maduro. Un’operazione che calpesta la volontà popolare della maggioranza dei venezuelani che lo scorso maggio hanno decretato con il voto che Maduro sarà presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela per i prossimi 6 anni”
Il partito comunista a fianco del governo Venezuelano, oggi pomeriggio a Roma presidio di solidarietà davanti all’Ambasciata  : “In queste ore in Venezuela si consuma un tentativo di golpe a danno del Presidente Maduro e del suo governo. Il presidente americano Trump ha ufficialmente riconosciuto a nome degli USA i golpisti, e ha chiesto agli altri paesi di fare altrettanto – spiega in una nota il Partito Comunista –  Ci mobilitiamo per esprimere il nostro sostegno al governo bolivariano contro le ingerenze imperialiste, e per dire con chiarezza al nostro governo che non accetteremo che l’Italia riconosca la legittimità dell’autorpoclamato presidente Guaido.  Invitiamo tutte le organizzazioni e i movimenti di solidarietà con il Venezuela, le forze politiche e sindacali a partecipare con noi a questa iniziativa”

 

 

 

 

 

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