Valanga sull’hotel Rigopiano, recuperati i primi corpi: nessun segnale di sopravvissuti

A Farindola, in provincia di Pescara, una slavina ieri ha travolto l’albergo sul Gran Sasso. Nella struttura una trentina di persone tra clienti e personale

Le squadre di soccorso hanno estratto da questa mattina tre corpi senza vita, un quarto è stato localizzato. Col passare delle ore si affievoliscono le speranze di ritrovare altri superstiti della valanga che ha investito  l’hotel Rigopiano, nel comune di Farindola, sul versante pescarese del Gran Sasso. “Ci sono tanti morti” ha detto Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’albergo. La struttura è stata spazzata via. Trenta persone, il personale dell’albergo e i clienti, sono da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie. Ci sono anche dei bambini. Due persone sono state messe in salvo. Ma le unità cinofile dei vigili del fuoco non registrano altri segnali di vita. La slavina si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. Dopo l’uomo estratto senza vita stamattina, sono stati estratti altri due corpi. La Procura di Pescara ha aperto un’indagine per omicidio colposo.

ALTRE SCOSSE NELLA NOTTE – Nella notte sono state registrate almeno 80 scosse di terremoto, di magnitudo non inferiore a 2, di cui due di magnitudo 3.5, una rilevata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) alle 2,28 in provincia de L’Aquila, ad una profondità di 10 chilometri. La scossa si è verificata a 3 chilometri da Montereale e 5 da Capitignano. La seconda, sempre della stessa magnitudo si è verificata nella provincia di Rieti alle 2.53, ad una profondità di 8 chilometri, a 4 chilometri da Amatrice.

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