Vacanze di lusso e tangenti per parlare bene del Qatar: trema la sinistra europea, confermati gli arresti degli italiani e della vice presidente dell’Eurocamera

I magistrati indagano sulle trattative in corso per l’acquisto di una villa a Cervinia, numerosi regali e benefit ricevuti o da elargire per ottenere dei benefici

Nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti dal Qatar al Parlamento europeo, la magistratura belga ha convalidato l’arresto e confermato le accuse per le quattro persone fermate, tra cui la vicepresidente del Parlamento europeo ed esponente dei socialisti democratici Eva Kaili, l’ex eurodeputato del Pd Antonio Panzeri, Francesco Giorgi, compagno della Kaili e assistente del deputato europeo Andrea CozzolinoNiccolò Figa-Talamanca della Ong No peace without justice. Rilasciati “sotto condizioni” il padre della Kaili e Luca Visentini, ex segretario regionale della Uil del Friuli Venezia Giulia, leader dell’ Etuc, l’European Trade Union Confederation, la confederazione dei sindacati europei.

In una intervista di pochi mesi fa, Visentini ha detto che il Qatar “dovrebbe essere visto come una storia di successo. La Coppa del Mondo è stata un’opportunità per accelerare il cambiamento e queste riforme possono costituire un buon esempio da estendere ad altri Paesi che ospitano grandi eventi sportivi“. Per i magistrati belgi, l’obiettivo del Qatar era proprio di dimostrare che anche i sindacati apprezzavano i presunti passi avanti sulla tutela dei lavoratori.

L’indagine della procura federale e della polizia federale è volta a indagare sul sospetto che terze parti in posizioni politiche e/o strategiche nel Parlamento europeo abbiano ricevuto ingenti somme di denaro o doni per influenzare le decisioni dello stesso Parlamento.

Nell’ambito dell’inchiesta, sabato sera è stata perquisita l’abitazione a Bruxelles dell’eurodeputato socialista Marc Tarabella. Il presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola, è rientrata apposta da Malta a Bruxelles per essere presente alla perquisizione.

E spuntano nuovi particolari dell’inchiesta Qatar che vede al centro Antonio Panzeri, ex europarlamentare del Pd ed ex segretario generale della Cgil di Milano. Sabato è scattato l’arresto per la moglie, Maria Colleoni, e per la figlia Silvia: secondo gli inquirenti belgi le due donne infatti non solo sarebbero state a conoscenza delle “operazioni” di Panzeri, ma avrebbero avuto un ruolo attivo. Secondo gli inquirenti belgi, Panzeri, insieme ad altri, tra cui la vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili sarebbe intervenuto politicamente, utilizzando “metodi ingegnosi e spesso scorretti” per influenzare i componenti del Parlamento Europeo “a beneficio di Qatar e Marocco,” in cambio di versamenti di somme di denaro e doni o regalie. Per il giudice istruttore belga Michel Claise, i reati da ascrivere al gruppo sono quelli di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio.

I magistrati indagano sulle trattative in corso per l’acquisto di una villa a Cervinia, numerosi regali e benefit ricevuti o da elargire per ottenere dei benefici.

Spunta anche un dialogo in cui si fa riferimento a una vacanza nel periodo natalizio per tutta la famiglia Panzeri costata 100mila euro. Cifra su cui sono in corso accertamenti e di cui ha parlato al telefono la moglie dell’ex sindacalista della Cgil di Milano

CiCre

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