Urne vuote, insurrezione in  piazza contro il Green Pass: 50 mila a Roma assediano i palazzi del potere

Assaltata la sede nazionale della Cgil, accerchiati Palazzo Chigi e la Camera dei Deputati

La data fatidica del 15 ottobre, in cui entrerà in vigore l’obbligo di green pass su tutti i luoghi di lavoro, si avvicina. E inevitabilmente si articolano e si estendono le proteste dei lavoratori e delle lavoratrici. Emerge una rabbia forte contro tutti i partiti, i sindacati, il governo che hanno avallato il lasciapassare che discrimina e toglierà lavoro e salari a padri e madri di famiglia, giovani precari. Un primo segnale inequivocabile è arrivato domenica. Il 60 per cento degli elettori aventi diritto hanno disertato i seggi elettorali, snobbato i candidati a sindaco del partito unico. Urne vuote domenica. Piazze in rivolta oggi a Roma, Milano e altre città italiane. E nei prossimi giorni scenderanno in piazza i portuali di Genova, di Trieste e i lavoratori dei trasporti.  

manifestazione di roma

A Roma hanno manifestato 50 mila persone che si sono date appuntamento a piazza Santi Apostali. L’iniziativa è stata promossa da comitati di lotta indipendenti di insegnanti, dipendenti pubblici e privati, studenti, giovani disoccupati. La tensione è aumentata quando si è diffusa la notizia della mancata concessione da parte del governo di aumentare la validità dei tamponi per il rilascio del green pass portandoli tutti a 72 ore e di concedere alle aziende di organizzarsi anche in autonomia per l’esecuzione dei test in azienda.

I manifestanti hanno organizzato un corteo spontaneo per le vie del centro con l’obiettivo di arrivare ai palazzi del potere, Palazzo Chigi, sede del Governo e la sede della Camera e del Senato. In Corso d’Italia, nei pressi di Villa Borghese, un gruppo di manifestanti si è staccato dal corteo, assaltato e occupato la sede nazionale della Cgil. “Il sindacato ha avallato le decisioni del governo di introdurre il lasciapassare e di togliere lavoro e salario ai lavoratori che non sono in possesso della tessera fascista. In Francia e in Germania il sindacato è in piazza, guida la protesta contro il Green Pass. In Italia è parte integrante del governo” – urlava Giorgio, un lavoratore della scuola.  

 A largo Chigi, poco distante dalla sede del governo, le forze dell’ordine hanno esploso lacrimogeni per disperdere la folla ed evitare ulteriori scontri. Le vie del centro sono state chiuse e sono presidiate dalla polizia, su entrambi i lati, nei tratti verso piazza del Popolo e piazza Venezia.

L’estrema destra non c’entra. Dicono fandonie in TV, la polizia aggrediva e buttava lacrimogeni senza motivo. Oggi i lavoratori, i cittadini italiani hanno marcato la loro presenza per chiedere giustizia, libertà e uguaglianza” – sottolinea una commessa

La sede della Cgil assaltata

Nel pomeriggio manifestazione contro il Green Pass anche a Milano. 30 mila persone hanno sfilato per le principali vie del centro. Tanta rabbia e anche tanta determinazione e caparbietà per continuare a lottare. E’ di 3 fermi e tre feriti, tra cui un poliziotto, il bilancio dell’iniziativa di lotta milanese.  Secondo quanto precisa la questura in una nota, la polizia al momento ha fermato 4 persone la cui posizione è ora al vaglio. I fermi sono maturati in occasione di sporadici contatti tra manifestanti e forze dell’ordine.

Tre invece i feriti, uno tra gli appartenenti alle forze dell’ordine e due manifestanti urtati da due veicoli mentre occupavano la strada: in corso Venezia una signora è stata ricoverata in codice verde presso il Fatebenefratelli, mentre l’altro ferito si è registrato in piazza San Gioachimo. La manifestazione si è conclusa davanti al Duomo.

CiCre

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