Continuano gli interrogatori di diversi ultras

La polizia ha posto sotto sequestro a Napoli un’Audi station wagon nera che il 26 dicembre scorso potrebbe avere investito e ucciso l’ultras del Varese Daniele Berardinelli, nel corso dell’assalto ai supporter azzurri avvenuto a Milano prima della partita Inter-Napoli. L’Audi è una delle diverse auto della “carovana” dei tifosi napoletani individuate dagli investigatori della Digos di Milano che stanno conducendo le indagini sulle violenze esplose in via Novara e sulla morte del 39enne, coordinati dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri sotto l’aggiunto Letizia Mannella.
Investigazioni molto complesse che proseguono senza sosta con lo studio certosino di tutte le immagini utili riprese dalle diverse telecamere pubbliche e private della zona interessata e di quelle postate sui social network. Immagini che, insieme con le dichiarazioni dei testimoni e degli indagati, e con gli accertamenti tecnici, stanno contribuendo ad identificare chi ha partecipato agli incidenti (oltre 200 persone complessivamente), a chiarire i loro ruoli negli scontri, e a definire l’esatta dinamica che ha portato alla morte del tifoso. Gli agenti della Divisione investigazioni generali e operazioni speciali, che stanno continuando a sentire diversi ultras, mantengono il massimo riserbo e si muovono con grande cautela anche in attesa di una lunga serie di accertamenti tecnici. Da quanto si è saputo, l’auto sequestrata dalla Digos di Napoli che collabora con i colleghi milanesi è stata individuata attraverso l’analisi delle immagini degli scontri, anche se non sarebbe stata ripresa dalle stesse immagini la targa della vettura e, dunque, gli investigatori sarebbero arrivati al sequestro attraverso alcune testimonianze. L’auto ora è bloccata sotto sequestro in un deposito a Napoli.
Altre due auto, poi, sono state individuate analizzando le immagini degli scontri, ma gli investigatori le starebbero cercando per arrivare al sequestro e per verificare se siano coinvolte nell’investimento.