
Il ddl costituzionale della maggioranza prevede la riduzione dei membri delle Camere da 945 a 600. In prima lettura, i sì sono 185 e i no 54
Taglio dei parlamentari, ok alla prima lettura in Senato. I sì sono 185, i no 54, e arrivano da Pd e Leu. Gli astenuti 4. Il ddl costituzionale della maggioranza taglia il numero dei deputati (da 630 a 400) e dei senatori (da 315 a 200). In tutto, si scende da 945 a 600 parlamentari. Il testo passa ora alla Camera, ma occorreranno almeno altri tre passaggi, richiedendosi una doppia lettura conforme dei due rami del Parlamento. Ricordando la riforma naufragata il 4 dicembre 2016, che prevedeva anche la riduzione dei senatori, il vicepremier Di Maio lancia una stoccata: “Volevo godermi la scena – scrive su Facebook-. Renzi dimostra che non voleva tagliare i costi, ma farsi uno Stato su misura in cui fare l’imperatore”. Il gruppo Pd al Senato valuta il ricorso alla Corte costituzionale, dopo la bocciatura degli emendamenti, dichiarati inammissibili. La proposta dem legava il taglio dei parlamentari alla trasformazione del Senato in una Camera delle Autonomie, proprio come voleva la riforma Boschi-Renzi: ma non avevano calcolato il no della presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati.