Sciolte le Camere, si vota il 4 marzo: campagna elettorale con l’ombra dell’inciucio Pd-Fi

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto di indizione della data delle elezioni

Mattarella ha sciolto le Camere, si vota il 4 marzo. Chiude così la XVII legislatura. La doppia salita al Colle del premier Paolo Gentiloni, alle 15 e poco dopo le 18, ha sancito l’intesa istituzionale. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto di indizione della data delle elezioni il 4 marzo, a seguito dello scioglimento delle Camere. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni porterà ora il decreto al Colle per la controfirma del presidente della Repubblica. Parte ufficialmente la campagna elettorale, con un sistema ideale per portare all’ingovernabilità. Il rischio, e per taluni l’auspicio, sono le larghe intese. Sullo sfondo torna l’eterno inciucio Pd-Fi, il mostro Renzusconi. Ma il nome più spendibile per l’accordo è ancora quello del mite Gentiloni, già lanciato da Berlusconi.

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