Decisivo il brillante lavoro dei vigili del fuoco del Nucleo Saf del Comando provinciale di Caserta, che da qualche giorno con i sommozzatori e gli altri vigili dei Comandi di Napoli, Salerno, Benevento e Firenze, stavano scandagliando lo specchio d’acqua in un’ex cava, la Giglio, e lì hanno trovato il corpo.
Dopo sei giorni di ricerche è stato ritrovato il corpo della donna dispersa – la 74enne Agnese Milanese – in seguito alla frana che si è verificata a San Felice a Cancello in provincia di Caserta. L’anziana era scomparsa il 27 agosto scorso insieme con il figlio 42enne Giuseppe Guadagni che non è stato ancora trovato. Giaceva in un laghetto di fango e melma e in mezzo a detriti e rifiuti di ogni tipo. Decisivo il brillante lavoro dei vigili del fuoco del Nucleo Saf del Comando provinciale di Caserta, che da qualche giorno con i sommozzatori e gli altri vigili dei Comandi di Napoli, Salerno, Benevento e Firenze, stavano scandagliando lo specchio d’acqua in un’ex cava, la Giglio, e lì hanno trovato il corpo.
Quasi immediatamente dopo i fatti si poteva già immaginare che per Agnese e Giuseppe non vi sarebbero state speranze, visto il fiume di fango e detriti venuto giù dalla collina. Le ricerche dei Vigili del Fuoco continueranno a concentrarsi sulla cava Ex Giglio, dove si presume possa essere stato trasportato anche il corpo del 42enne Giuseppe. “E’ una tragedia ma è anche una notizia positiva il ritrovamento del corpo” dice il comandante dei Vigili del Fuoco di Caserta Paolo Massimi, che da quasi una settimana sta coordinando sul campo le operazioni di ricerca della donna oggi ritrovata. “Ora potremo dare ad Agnese degna sepoltura, anche se la nostra missione finirà non appena troveremo il figlio Giuseppe”.
Un lavoro complesso e faticoso quello dei Vigili del Fuoco, che ha visto avvicendarsi decine di pomieri, ma anche carabinieri, poliziotti e finanzieri oltre a volontari di Croce Rossa e Protezione civile, portato avanti dal cielo con i droni e a terra, in particolare nelle battute iniziali quando la ricerca si è concentrata sul canalone che passa a fianco alla frazione, con pale meccaniche e cani molecolari; è stato utilizzato anche il cane Baila dell’unità cinofila dei Carabinieri di stanza a Bologna, unico in Italia capace di fiutare tracce di sangue.
Determinante poi il lavoro di gommoni e sommozzatori, specie negli ultimi giorni quando sono state scandagliate le vasche per le acque piovane e gli specchi d’acqua situati a monte e a valle di Talanico; così nell’ex cava Giglio è spuntato al centro del laghetto, in un punto in cui la profondità è di cinque metri, il corpo di Agnese, fermo nell’acqua melmosa.
Intanto è arrivato oggi l’annuncio della Regione Campania circa l’erogazione dei fondi per i primi interventi di somma urgenza ai Comuni di San Felice a Cancello, Arienzo, Baiano e Mugnano del Cardinale, “necessari a ripristinare il corretto deflusso delle acque e alla pulizia dei centri abitati invasi dal fango”. In particolare, 490mila euro serviranno ad assicurare un primo intervento urgente nella vasca in localit
Staglio nel comune di San Felice a Cancello per prevenire ulteriori allagamenti nelle aree urbane, oltre che a ripulire le strade.