Roma, Raggi congela Muraro: “Su di lei decidono i pm, non i partiti e i giornali”

Contatto telefonico tra sindaco e Beppe Grillo: respinta l’ipotesi di dimissioni per l’assessore indagato

“Lo dico chiaro a tutti: saranno i pm a decidere se c’è una ipotesi di reato o si va verso una richiesta di archiviazione. Non i partiti o qualche giornale. Intanto, l’assessore deve continuare ad impegnarsi per ripulire la città. E si metta fine alle polemiche”. Virginia Raggi resiste e non manda via l’assessore all’Ambiente, indagata per gestione illecita dei rifiuti. Lo dice in un video, mentre è in corso la riunione del direttorio M5S con Beppe Grillo, fuori Roma, sulla strada per Nettuno. Contrariamente ai rumors, Grillo non vedrà la sindaca in Campidoglio: il leader M5s ha però telefonato alla Raggi per ascoltare la sua versione di quanto accaduto negli ultimi giorni, ribadendo che il movimento deve rimanere unito. La sindaca avrebbe ribadito a Grillo di essere in attesa di leggere le carte su Muraro per poi prendere una decisione. Blindata inolte la posizione dell’assessore al bilancio Raffaele de Dominicis, a sua volta al centro di attacchi per aver accettato l’incarico dopo essere stato contattato dall’avvocato Pieremilio Sammarco, fratello del penalista che difese Cesare Previti. A Salvatore Romeo l’altro nome finito nel mirino del direttorio M5S, dovrebbe invece essere ridotto lo stipendio, con un atto nella prossima giunta capitolina.

“Non è passato giorno – si sfoga Raggi – senza che ci sia un attacco, un’accusa. Io ho le spalle larghe e non ho paura. Voglio migliorare Roma. Sono stati giorni e notti di lavoro senza sosta. Mi sto dedicando anima e corpo alla città. Siamo dei cittadini chiamati a ricostruire dopo 30 anni di cancrena di un sistema politico corrotto”. Intanto,stasera Grillo e il Direttorio M5S saranno sul palco a Nettuno per la tappa finale del Costituzione Coast to Coast, il tour a sostegno del No al referendum. La manifestazione sarà trasmessa sul Blog delle Stelle a partire dalle 20 circa.

 

 
DI MAIO E LA MAIL SULL’INDAGINE- Nelle ultime ore attacchi di stampa si registrano anche contro Di Maio per il caso delle mail sull’apertura del fascicolo nei confronti di Muraro. Messaggio che secondo alcuni Luigi Di Maio avrebbe ricevuto il 4 agosto, tacendo. Raggi nel pomeriggio ha fatto sapere di non aver mandato alcuna mail al vicepresidente della Camera mentre ieri aveva precisato di aver avvertito il mini-direttorio e non il Direttorio pentastellato.
Secondo il quotidiano La Stampa, Di Maio avrebbe ammesso l’errore. Quella comunicazione sull’indagine a carico di Paola Muraro, l’avrebbe effettivamente ricevuta, ma di averla sottovalutata. Di essersi insomma “confuso”: avrebbe inteso che il fascicolo sulla Muraro si riferiva all’esposto del numero uno di Ama, Daniele Fortini, che il due agosto si era recato in procura. Dal suo Profilo Facebook, Di Maio poi scrive: “Io voglio dire alcune cose. Non ai media, ma ai cittadini, alla comunità del Movimento 5 Stelle, a tutti coloro che credono in questo Paese. Ci sono tante persone che, in questa accozzaglia di inciuci, gossip e scorrettezze – prosegue – non ci stanno capendo più nulla e vogliono risposte. Il sistema dei partiti e dell’informazione legata ad essi ha montato un caso incredibile che tocca a noi smontare in un minuto. E oggi lo sta montando anche su di me”.
“Stasera – aggiunge Di Maio – ci vediamo in Piazza a Nettuno per l’ultima tappa del tour Costituzione Coast to Coast con Alessandro Di Battista (tour che ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini. Guarda caso, è stato oscurato dai media, ma questa è un’altra storia). Ci guarderemo negli occhi, vi racconterò i fatti e ci parleremo senza intermediari. La verità e l’umiltà ci renderà più forti di prima. Il dialogo con le persone oneste porta avanti questo progetto. Non ci fermano”.

L’ASSESSORE MELONI: “NESSUNO SI DIMETTERA’” – All’uscita dal Campidoglio, davanti ai cronisti, l’assessore al commercio Adriano Meloni smentisce con un “No” l’ipotesi dimissioni di Paola Muraro, aggiungendo: “È tutto a posto”. “Bravi ragazzi”. Quanto a Raffaele Marra, vice capo di gabinetto, e Salvatore Romeo, capo segreteria del sindaco, Meloni liquida il caso con una battuta: “Bravi ragazzi”

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