Roma: Assemblea unitaria delle sinistre d’opposizione, tantissime adesioni

Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Si allunga la lista delle adesioni, collettive e individuali all’Assemblea unitaria delle sinistre d’opposizione, un appuntamento lanciato da Partito Comunista dei Lavoratori, PCI – Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista in programma sabato 7 dicembre in un teatro del centro di Roma. Tra le adesioni quella del coordinamento nazionale di Potere al Popolo, del Partito della Rifondazione comunista e numerosi collettivi politici e organizzazioni delle sinistre comuniste, socialiste, anticapitaliste, libertarie. Si tratta di un’iniziativa che vuole dare continuità alle mobilitazioni sociali e sindacali, ecologiste e femministe che hanno punteggiato il mese di novembre, contro la guerra in Rojava, contro la repressione e il razzismo, contro la violenza sulle donne e per la giustizia climatica. L’obiettivo dei promotori è quello di rendere visibile un’opposizione di classe al governo Conte bis denunciando gli elementi di continuità con l’esecutivo di cui ha preso il posto e provando a collegare tutto ciò che padroni e governo vogliono dividere, a partire dalle lotte di resistenza a difesa del lavoro (ex Ilva, Whirlpool…), per produrre l’unità d’azione necessaria a riaprire uno spazio per il conflitto sociale contro un governo espressione dei poteri forti, italiani ed europei, col sostegno del Vaticano e dell’elite finanziaria. All’interno dell’esecutivo, si può leggere nell’appello che convoca l’assemblea, il ruolo del M5s, partito di maggioranza relativa, si configura sempre più come quello di utile comprimario, pronto a cedere su tutto, sul Mes come sulla ripubblicizzazione dell’acqua, mentre il Pd è il riferimento organico di quei poteri che pure non avevano fatto mancare aperture di credito consistenti al governo Lega-M5s. La legge di stabilità è, secondo i promotori, un manifesto liberista: riduzione del cuneo fiscale senza che i padroni paghino un euro, e dunque a carico dei lavoratori; ripristino e allargamento delle agevolazioni fiscali a vantaggio dei profitti; rispetto ossequioso del Patto di stabilità concordato con la UE. Nel mentre resta intatto tutto il lavoro sporco dei governi precedenti: Jobs Act, Legge Fornero, decreti sicurezza contro i migranti e le lotte dei lavoratori, accordi con la Libia, autonomia differenziata. Così l’appello richiamando il bisogno urgente di un’opposizione di massa al governo, dal versante di lavoratrici e lavoratori, senza equivoci: «Se la soddisfazione per la caduta del governo M5S-Lega, un governo reazionario e liberticida, è ben comprensibile, non c’è davvero alcuna ragione per esultare a sinistra, o addirittura di partecipare alle sorti di questo governo padronale. Ma paradosso ancora più tragico è che il governo si regge sul sostegno diretto delle direzioni sindacali. Ciò che regala alle destre peggiori, Salvini e Meloni, un ampio spazio di demagogia reazionaria presso gli strati popolari in funzione della propria rivincita. Come sempre, il “meno peggio” spiana la strada al peggio. Lo stesso risultato delle elezioni regionali in Umbria conferma questa verità». L’assemblea unitaria delle sinistra di opposizione si terrà a Roma, Sabato 7 Dicembre presso il Teatro de Servi(Via del Mortaro 22) dalle ore 10


L’ASSEMBLEA UNITARIA DELLE SINISTRE DI OPPOSIZIONE si terrà a
Roma, il 7 dicembre, presso il Teatro de’ Servi (Via del Mortaro 22) dalle ore 10:00

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