Roma, 2 mila comunisti in piazza contro le misure economiche del governo Draghi

Il segretario del partito con la falce e martello: “vogliamo un Paese indipendente dove sono i lavoratori a contare non gli gnomi di Bruxelles

Oggi pomeriggio in piazza San Giovanni a Roma, si è ¨ tenuto un presidio di lotta con circa 2 mila persone organizzato dal partito comunista, ‘Comitato 27 Febbraio’, Patria Socialista, “contro il governo Draghi” e le misure economiche e sociali finora varate. Decisioni che “colpiscono i lavoratori con i licenziamenti per le delocalizzazioni o per il Green pass. Misure che innalzano l’età  pensionabile, che fanno operazioni odiose verso gli invalidi che prendono 287 euro al mese e vengono puniti“, ha spiegato il segretario del Partito Comunista Marco Rizzo. Misure – ha aggiunto Rizzo – che non ricordano i morti sul lavoro, che faranno alzare gli estimi catastali e quindi la conseguente tassazione della prima casa”.

Duro l’attacco all’attuale governo. La luna di miele di Draghi è finita con le prime misure economiche varate. Applaudono le banche e le multinazionali, ma piangono pensionati e pensionandi, giovani generazioni, invalidi. Piangono coloro che da martedì prossimo riceveranno le cartelle esattoriali, i proprietari di prima casa, i licenziati a causa delle delocalizzazioni o del green pass” – ha sottolineato Rizzo – La nostra è anche una critica internazionale. Critichiamo l’Unione Europea e la Nato, vogliamo uscire da Unione Europea e Nato, vogliamo un paese indipendente dove sono i lavoratori a contare, non gli gnomi di Bruxelles e della Silicon Valley. Oggi sono intervenuti molti lavoratori, anche chi protesta contro il green pass, perchè non è una questione di igiene sanitaria – ha concluso Rizzo – è evidente se si pensa che i lavoratori prima di entrare nei luoghi di lavoro vengono stipati nei ‘carri bestiame’ delle metro e sui treni per pendolari – è solo una misura coercitiva e criminalizzante”

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