Report Rai 3: Camilla vittima del vaccino, gravi responsabilità del governo

La ragazza non aveva patologie, smentiti buona parte della stampa nazionale e gli “esperti” del Comitato Tecnico Scientifico

Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante morta di trombosi, uccisa dagli effetti avversi del vaccino AstraZeneca. E’ quanto emerso dalla puntata di Report andata in onda questa sera su Rai 3. Camilla stava bene  non aveva patologia, smentita buona parte della stampa nazionale(una sorta di pensiero unico) e le dichiarazioni degli “scienziati” del Governo che difendevano le scelte del vaccino.

Gravissime le responsabilità politiche del Comitato Tecnico Scientifico e del Ministro della Sanità che conosceva i rischi del siero sui giovanissimi ma che hanno comunque avallato gli open day per gli over 18 sottovalutando i rischi del vaccino, minimi ma presenti per i più giovani.

Il 7 aprile 2021, dopo la sospensione decisa con altri Paesi a marzo, il governo italiano, con notevole ritardo consigliò AstraZeneca solo ai pazienti da 60 anni in su. Tuttavia, le scorte si accumularono a differenza degli altri vaccini Pfizer e Moderna, anche a causa dei rifiuti di molti di farsi vaccinare con AstraZeneca. Per questo motivo il 12 maggio il Comitato tecnico scientifico autorizzava le Regioni Liguria e Sicilia a fare gli “open day” con AstraZeneca per gli over 18 volontari. Il verbale del Cts citava il report dell’Ema sul rischio di eventi trombotici, 1.1 su 100mila somministrazioni.

Un dato che si riferiva però, come chiarisce il Winton centre for risk and communication dell’Università di Cambridge, consulente della stessa Agenzia europea del farmaco, solo per la fascia d’età 50/59 anni. Il 25 maggio Camilla si vaccina e pochi giorni dopo muore. A quel punto, anche sulla scia emotiva di quanto accaduto, l’11 giugno AstraZeneca verrà resa vincolante la raccomandazione: AstraZeneca va dato solo agli over 60.

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