Referendum, Regionali e Comunali: si vota con l’ombra Covid

Oggi e domani urne aperte: in Campania 5 milioni di elettori per dire Sì o No al taglio dei parlamentari, scegliere il presidente della Regione e 86 sindaci. Incognita astensionismo sulla consultazione, rigide le misure anti virus

Oggi e domani si torna al voto per referendum costituzionale, elezioni regionali ed amministrative. In tutta la Campania sono quasi 5 milioni gli elettori (4.996.880). Urne aperte anche per il rinnovo di 86 consigli comunali, di cui 26 sopra i 15.000 abitanti. Tra questi Giugliano, terzo comune della regione per abitanti, Ercolano, Pompei, San Giorgio a Cremano, Pomigliano, Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Anastasia, San Gennaro Vesuviano, Terzigno, Poggiomarino, Procida, Marigliano, Saviano, Frattamaggiore, Mugnano, Caivano, Grumo Nevano, Cardito, Casavatore, Casalnuovo, Calvizzano, Marcianise, San Nicola la Strada, Trentola Ducenta, Amalfi; Angri; Cava de’ Tirreni, Eboli; Pagani; Positano, San Valentino Torio; Sassano, Ariano Irpino, Sant’Agata de’ Goti. Per le amministrative, sono chiamati al voto 197.047 elettori della provincia, nelle 224 sezioni. Si vota dalle 7 alle 23 di oggi, e dalle 7 alle 15 di domani. Alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini del referendum e delle regionali. Quelli per le comunali cominceranno alle 9 di martedì prossimo. Per votare, bisogna recarsi al seggio di riferimento ed esibire la tessera elettorale e la carta d’identità. Se la propria residenza è cambiata rispetto all’indirizzo segnato sulla tessera elettorale, bisogna rivolgersi al Comune di residenza. A causa dell’emergenza Covid, sono previste alcune novità dal decreto legge 103 del 15 agosto. Verranno istituiti seggi speciali non solo negli ospedali ma anche nei reparti Covid, dove verrà impiegato il personale Uscar dell’Asl. Nei seggi sarà garantito il distanziamento anche attraverso un’apposita segnaletica; l’elettore, dopo essersi recato in cabina ed aver votato e ripiegato la scheda, provvederà ad inserirla personalmente nell’urna, invece di consegnarla ai componenti dell’ufficio elettorale. Mentre gli scrutatori useranno i guanti per lo spoglio. Le prescrizioni: uso obbligatorio della mascherina per accedere ai seggi, sia per elettori che per ogni altro soggetto autorizzato ad entrare; divieto di assembramenti all’interno delle sezioni, previste aree di attesa all’esterno; uso del gel igienizzante per gli elettori prima di entrare nei seggi, una seconda volta prima di ricevere la scheda elettorale e la matita e, infine, consigliato un terzo utilizzo al termine delle operazioni di voto. Sul voto nell’era Covid, aleggia comunque lo spettro dell’astensionismo.

Il referendum. Il referendum costituzionale è stato indetto per approvare o respingere la legge sul taglio dei parlamentari. Il No cancellerà la legge approvata in via definitiva a Montecitorio l’8 ottobre 2019. Il Sì la confermerà, comportando la riduzione da 945 a 600, per un totale di 400 deputati (ad oggi sono 630) e di 200 senatori (al momento sono 315), mantenendo i senatori a vita (ma riducendone il numero, al massimo 5 in totale). Prevista anche una diminuzione dei parlamentari all’estero: i deputati scendono da 12 a 8, i senatori da 6 a 4. Se vince il Sì, il taglio dei parlamentari entrerà in vigore dopo le prossime elezioni politiche.
Regionali. In Campania sono 6 i candidati presidente alla Regione (in ordine alfabetico): Sergio Angrisano (Terzo Polo), Stefano Caldoro (centrodestra), Valeria Ciarambino (Movimento 5 Stelle), Giuseppe Cirillo (Partito delle Buone Maniere), l’uscente Vincenzo De Luca (centrosinistra); Giuliano Granato (Potere al Popolo); Luca Saltalamacchia (Terra). La legge elettorale è quella approvata nel 2009 e poi modificata nell’aprile del 2015. Si tratta di un sistema proporzionale a turno unico. Viene eletto Presidente il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Per garantire una sostanziale governabilità, gli viene attribuito un premio di maggioranza del 60% dei 50 seggi a disposizione (quindi, presidente compreso, i consiglieri sono 51). Per poter accedere alla ripartizione dei seggi una lista a livello provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3%, a meno che non faccia parte di una coalizione capace di ottenere almeno il 10%. La regione è divisa in 5 circoscrizioni elettorali (il sistema elettorale prevede l’elezione di almeno un consigliere regionale per ognuna di esse), corrispondenti al territorio delle 5 province; i seggi sono: 27 per Napoli, 9 per Salerno, 8 per Caserta, 4 per Avellino e 2 per Benevento. Gli elettori potranno optare per il voto disgiunto, cioè votare per un candidato presidente anche se non collegato alla lista prescelta, oltre a indicare fino a due preferenze per quanto riguarda i consiglieri. Ma, nel caso di due preferenze, una deve essere maschile e l’altra femminile della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

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