Presidente dei penalisti: “cosa ci fa una benda in una stazione dei carabinieri?”

Il militare che ha messo la benda all’americano arrestato sarà spostato ad un reparto non operativo

Ondata di indignazione e di proteste sui social contro la foto scattata in una caserma dei carabinieri in cui compare Christian Gabriel Natale Hjorth, uno dei due cittadini americani accusati dell’omicidio del vicemaresciallo Mario Cerciello Rega, bendato, con le mani legate e capo chinato. Tantissimi hanno definito intollerabile il  trattamento riservato ad un indagato, seppure accusato di un reato gravissimo. Un trattamento degradante, lesivo della dignità personale, degno di una dittatura militare più che di una democrazia. Addirittura l’immagine è stata rilanciata su facebook e twitter  dalla Lega, il partito del ministro dell’Interno. Una sorta di gogna pubblica simile ad una esecuzione di piazza, con lo scopo di eccitare gli istinti di vendetta e fomentare l’odio. Una deriva pericolosa e preoccupante. “E’ una foto terribile: certe cose non devono accadere al di là delle accuse, della nazionalità della pelle del fermato e del colore della sua pelle” – è il commento di  Ilaria Cucchi.  “Spero che la magistratura faccia chiarezza anche su questo in una vicenda tragica e in cui il mio pensiero va ai familiari del vicebrigadiere ucciso“, sottolinea la sorella di Stefano Cucchi. Dura e articolata la nota  del presidente della camera penale di Roma, Cesare Placanica  “Siamo in presenza di un fatto unico? Cosa ci fa una benda in una stazione dei Carabinieri? Cose appunto da Far West, dove, lo rammenti chi lo alimenta, l`ultimo impiccato é sempre il più giustizialista!”. “Con riferimento alla violenza posta in essere nei confronti di un indagato, affidato alla custodia dello Stato – prosegue Placanica – abbiamo preso atto dell’apertura immediata di una indagine penale e anche disciplinare. Ne attenderemo, seguendola con attenzione, l’esito. Non siamo e non diventeremo ora forcaioli“. Una indagine che “però, valuti anche gli aspetti più inquietanti”. E sulla vicenda i vertici dell’Arma dei Carabinieri hanno aperto un’inchiesta interna. “Quanto è successo è molto grave, abbiamo subito avviato inchiesta interna per individuare i responsabili e sanzionare i responsabili, informandone l’autorità giudiziaria per ogni valutazione sugli eventuali aspetti penali” – afferma il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri.  Il militare che ha messo la benda all’americano arrestato sarà immediatamente spostato ad un reparto non operativo. Lo si apprende dai carabinieri.

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