Pesa la mazzata elettorale, Pd e governo svoltano sui migranti: “Ue sorda, chiudiamo i porti”

Renzi detta la linea: “Sbarchi, numeri non sostenibili”. Mattarella: “Rischio situazione ingestibile”. Passo formale dell’Italia nei confronti della Commissione Europea: il governo avrebbe dato mandato al rappresentante di Roma presso l’Ue, l’ambasciatore Maurizio Massari, di porre il tema al commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos

Forse pesa la mazzata elettorale, dove il tema migranti ha inciso non poco. Passo formale dell’Italia nei confronti della Commissione Europea: il governo avrebbe dato mandato al rappresentante di Roma presso l’Ue, l’ambasciatore Maurizio Massari, di porre il tema degli sbarchi al commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos. Il messaggio consegnato alla Commissione sottolinea come la situazione che l’Italia sta affrontando sia grave e, di fronte a questa realtà, l’Europa non possa voltarsi dall’altra parte. L’appello lanciato ai partner europei parte da un presupposto: è diventato ormai insostenibile che approdino in Italia tutte le navi impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti. Nel caso l’Unione resti sorda a questo primo avviso, Roma potrebbe anche arrivare a negare l’approdo nei porti per le navi che non battono bandiera italiana e che non fanno parte di missioni europee. Era stato Renzi a dettare la linea al governo, parlando ieri all’Ispi di Milano: “La nostra strategia in materia di immigrazione è di impedire che i numeri siano quelli di oggi, perché non possiamo reggerli. Non sono sostenibili”. E alla svolta di 180 gradi mette il suggello il Colle: “Se si continuasse con questi numeri la situazione si farebbe ingestibile anche per un paese grande e aperto come il nostro” dichiara Mattarella  incontrando a Ottawa il premier canadese Justin Trudeau.

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