Pd e ‘fichiani’ vogliono ridimensionare di Maio ma lui contrattacca

Militanti a fianco del capo politico del Movimento

Al premier incaricato Giuseppe Conte non l’attende una trattativa facile per la formazione del nuovo governo. Il nodo vicepremier continua a tenerlo in costante pressione tra un Luigi Di Maio deciso a non abdicare a questo ruolo e un Pd che, a partire da Nicola Zingaretti, che punta a un vice unico che faccia riferimento al Nazareno. E nel Movimento 5 Stelle sarebbe in atto un battaglia politica sotterranea. La componente dei pentastellati vicina al presidente della Camera Roberto Fico starebbe lavorando in modo trasversale con settori del partito democratico per ridimensionare politicamente Di Maio.  Nelle ultime ore Conte ha avuto un lungo colloquio con  Fico  affronta i nodi più delicati del futuro governo. La sintonia tra i due è ormai accertata e Fico e Conte, al momento, rappresentano un asse deciso a far sì che il governo giallorosa non nasca zoppo. Spetterà quindi a Conte decidere se, per il nuovo esecutivo, sarà un maggior danno scontentare Di Maio o Zingaretti. E, non a caso, si affaccia, in queste ore, l’ipotesi che Conte non nomini il vice e punti solo su un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. “Se il leader del Pd è fuori dal governo perché Di Maio dovrebbe essere vicepremier?” – domanda un esponente pentastellato vicino a Fico e simpatizzante piddino che preferisce rimanere anonimo. A fianco di Di Maio il capogruppo al Senato Stefano Patuanelli: “chi tocca il nostro capo politico tocca ciascuno di noi. Questo deve essere molto chiaro: il M5S è un monolite”. La stragrande maggioranza dei militanti e degli iscritti pensano diversamente dai “fichiani”. “Luigi ha lavorato bene deve continuare a fare il vicepremier” – sostengono i militanti sui social. E non solo. La mancata elezione di Di Maio alla carica di vicepremier potrebbe riflettersi sulla votazioni  su Rousseau, una formidabile  arma di pression. Il voto potrebbe essere indetto mercoledì prossimo, ovvero il giorno dopo che Conte vedrà, stando alla probabile scaletta di queste ore, i gruppi che formeranno la nuova maggioranza e il giorno prima del possibile giuramento.

 

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