
Il killer ammazzato nel blitz delle teste di cuoio a Magnanville, sobborgo della capitale. Si era barricato nell’abitazione con la donna e il bambino di 3 anni
Alla fine è arrivata la puntuale rivendicazione dello stato islamico. Il killer che ieri sera ha ucciso un ufficiale della polizia e la moglie poliziotta a Magnanville, nell’hinterland di Parigi “era un combattente dell’Isis” afferma l’Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato. A riferirlo è il Site, la società che monitora le attività online delle organizzazioni jihadiste
L’ultimo assalto terrorista si è chiuso con l’assedio delle teste di cuoio e l’uccisione del killer, che dopo aver ammazzato il funzionario di polizia si è barricato nella casa della vittima prendendo in ostaggio la compagna, poi ritrovata morta, e il figlio di tre anni della coppia. Dopo il fallimento delle trattative, intorno a mezzanotte, gli agenti del Raid hanno lanciato il blitz uccidendo il killer. Sono riusciti a trarre in salvo il piccolo. Tutto si è consumato poco prima delle 20, 30, quando nel momento di tornare a casa l’ufficiale di 42 anni viene assalito con nove colpi di pugnale. Dopo averlo ucciso il killer accede poi all’interno dell’abitazione e prende in ostaggio la compagna – anch’essa funzionaria di polizia – e il bambino di tre anni. Le forze dell’ordine arrivano subito sul posto. Cominciano le trattative per convincere l’omicida ad arrendersi, ma lui non risponde. Il quartiere viene chiuso al traffico, gli abitanti fatti uscire dalle loro abitazioni, tagliati luce e gas. Verso mezzanotte, due forti detonazioni e il definitivo assalto delle teste di cuoio. Secondo fonti citate da Bfm-Tv, durante il blitz, l’uomo ha aperto il fuoco contro gli agenti, costringendoli ad ucciderlo.
IL KILLER GIA’ CONDANNATO PER TERRORISMO – Fermato con altre sette persone, fu condannato a tre anni di carcere, di cui sei mesi sospesi, per “associazione a delinquere con fini di terrorismo”. Era quindi già noto come terrorista il killer Larossi Abballa, 25 anni, originario di Mantes-la-Jolie, una sessantina di chilometri a ovest di Parigi. Nel 2013 fu riconosciuto colpevole per la sua appartenenza a una rete jihadista che reclutava in Francia adepti da inviare in Pakistan per la loro preparazione fisica e ideologica. E ieri ha colpito Jean-Baptiste Salvint, 42enne vice comandante della polizia giudiziaria a Les Mureaux, e la sua compagna Jessica, 36 anni. Larossi Abballa risultava implicato anche in un’indagine recente su un’altra filiera jihadista siriana, si apprende da una fonte vicina a quell’inchiesta.
GLI OMICIDI IN DIRETTA SU FACEBOOK – Il giornalista David Thomson afferma che Abballa, penetrato in casa delle vittime, ha pubblicato alcune foto della coppia uccisa sul suo profilo Facebook e ha utilizzato l’applicazione Facebook Live per diffondere un video di 13 minuti. Nel filmato, il terrorista dice di aver “risposto favorevolmente all’appello dello sceicco Adnani”, uno dei leader dell’Is, a cui dedica la sua azione con un lungo messaggio di rivendicazione. Quindi Abballa esorta a “uccidere poliziotti, guardie carcerarie, giornalisti e rapper”, mentre “Euro 2016 diventerà un cimitero”. Il culmine dell’orrore si raggiunge quando il jihadista si riprende con il bambino alle spalle, seduto sul divano. “Non so ancora cosa fare di lui” dichiara.