No Tav, in piazza l’Otto Dicembre:  “Vogliamo opere utili per le persone”

 

M5S: Bisogna verificare costi e benefici

Il movimento che si oppone alla costruzione dell’Alta Velocità scenderà in piazza il prossimo 8 Dicembre promuovendo una grande manifestazione a Torino.  Il Movimento non si lascia e non si lascerà condizionare dall’iniziativa di oggi promossa da sette imprenditrici torinesi che ha visto la partecipazione di Forza Nuova, Fratelli d’Italia, Lega, Confindustria, Pd, Forza Italia, sindacati confederali, associazione dei commercianti.

Ma avete mai visto tutto questo schieramento scendere in piazza quando le nostre scuole cadevano a pezzi, quando le code per una visita aumentavano, quando il lavoro mancava sempre più a tanti? Essere contro il Tav è atto di puro buonsenso e in Valle di Susa sono quasi trent’anni che ci si oppone perché si è deciso di non accettare più né lo spreco di denaro pubblico né le scelte di chi guadagna sempre sulle disgrazie altrui – spiegano in una nota i cittadini No Tav – Rappresenta un esercizio semplice che facciamo tutti: in base al denaro che abbiamo facciamo delle scelte di buon senso per arrivare a fine mese, non sprecando i nostri pochi soldi in qualcosa che non ci serve e ci farà indebitare.

Lo state vedendo di come sia diventato pericoloso un temporale per il nostro Paese? – continua la nota – E lo sapete perché? Perché gli stessi che oggi parlano della necessità del Tav hanno favorito, in tutti questi anni, la costruzione di opere inutili a discapito di tutte quelle piccole e tante opere utili a tutti come la messa in sicurezza del territorio e tanti altri interventi di manutenzione che darebbero sicurezza e lavoro al nostro Paese”.

Sulla vicenda, sulla grande vertenza sociale, scende in campo il gruppo M5S del consiglio regionale del Piemonte “Ogni manifestazione civile va sempre rispettata. Ed il gioco della politica prevede anche che alle manifestazioni aderiscano forze politiche, a volte cavalcandole portando bus di persone, a volte strumentalizzandole. In tutte le manifestazioni ci sono però cittadini che genuinamente portano proposte e proteste legittime. Rimaniamo però convinti che l’analisi costi benefici sul tunnel di base e la nuova linea Bussoleno-Saint Jean de Maurienne debba andare avanti a sancire, speriamo, quello che abbiamo sempre ritenuto: cioè che un nuovo tunnel ferroviario non serva né per i passeggeri né per le merci”. 

 

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