Scontri nel pomeriggio con le forze dell’ordine
8 Dicembre di lotta. Cinquemila persone hanno partecipato alla marcia popolare in Val di Susa contro il progetto dell’Alta Velocità italo francese. Gli attivisti e alcuni amministratori pubblici si sono dati appuntamento, nonostante la neve, e sono partiti verso San Didero, dove si trova cantiere del nuovo autoporto di Susa, opera collegata alla linea ferroviaria ad alta velocità. Presenti i gonfaloni e i sindaci di una ventina di comuni valsusini.
Alla marcia hanno partecipato anche l’Unione Montana Bassa Valle con una delegazione guidata dal presidente Pacifico Banchieri. In testa lo striscione dei ‘giovani No Tav’ con la scritta: “C’eravamo, ci siamo e ci saremo. Ora e sempre No Tav”.
I No Tav arrivati di fronte al fortino di San Didero sono riusciti a togliere diversi metri di concertina dalle recinzioni. Le forze dell’ordine hanno usato l’idrante e lacrimogeni per respingere l’assalto.
“I No Tav non si fanno intimidire e continuano a restare nel loro terreno per dimostrare ancora una volta la determinazione del popolo della valle di Susa contro questa malaopera” – spiega in una nota il Movimento