Ampie fasce del disagio sociale non beneficeranno del provvedimento

La protesta dei due operai ex Fiat continua. É stato interlocutorio l’incontro svoltosi all’Inps tra i delegati Sì-Cobas, i compagni dei due operai che da quattro notti sono in cima al campanile della basilica del Carmine a Napoli, con il direttore provinciale dell’Inps Roberto Bafundi. Dopo quasi due ore i delegati del Sì-Cobas hanno confermato il no ad una soluzione limitata ai soli cinque operai licenziati dalla Fca. Ed hanno chiesto “un tavolo nazionale con il ministro del Lavoro Di Maio da tenersi a Napoli o a Roma”. “La nostra battaglia è per l’allargamento della platea sociale a reddito minimo di cittadinanza e per la rimozione dei paletti che impediscono l’accesso al reddito per ampie fasce del disagio sociale“, hanno detto ai giornalisti i coordinatori nazionale e regionale del Sì-Cobas Antonio Barbati ed Antonio Montella. La protesta di Mimmo Mignano e Marco Cusano sul campanile continua, hanno aggiunto i sindacalisti.  Mimmo e Marco hanno diffuso un video su Facebook confermando la protesta. “Noi resisteremo, pronti ad arrampicarci sul campanile della Chiesa. Noi ribadiamo che questa lotta non è solo per i 5 licenziati ma vuole rappresentare gli operai che hanno subito l’ingiustizia del licenziamento stesso. Noi da qui scendiamo solo con la risoluzione della modifica della legge. Resistiamo ancora”. Gli operai chiedono di incontrare il ministro Di Maio. Chiediamo un incontro urgente con il ministro Di Maio per discutere delle difficoltà dei licenziati in generale di accedere al reddito di cittadinanza. Siamo disposti anche a scendere dal campanile se ci incontrerà” – ha  detto Mimmo Mignano. E’ vero – ha aggiunto – Di Maio ha ricevuto a Pomigliano molte nostre contestazioni. Ma le nostre critiche devono essere costruttive. Faccia un passo verso di noi, verso i veri poveri, e noi scenderemo da questo campanile”