Napoli, occupata l’aula del consiglio comunale

 Il sindaco de Magistris difende l’operato del presidente del consiglio comunale Alessandro Fucito

L’opposizione occupa l’aula del consiglio comunale di Napoli. La Bagarre è scoppiata quando dalle opposizioni è stato chiesto che la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Alessandro Fucito sia votata a scrutinio segreto. Al malumore espresso dalla maggioranza, dai banchi dell’opposizione si è levato il grido ‘Di cosa avete paura’?  A chiarire la situazione è intervenuto il segretario generale del Comune che ha spiegato che “non esiste una norma rispetto all’istituto di revoca del presidente del Consiglio comunale e c’è carenza anche nello Statuto e nel regolamento. Pertanto – ha aggiunto – bisogna andare per interpretazione e bisogna rifarsi all’articolo che regola le mozioni secondo cui, sebbene sia poco chiara, si può ritenere sufficiente il voto palese. La richiesta di voto segreto deve essere proposta e messa ai voti”.  Un chiarimento che invece di rasserenare il clima lo ha acceso ancora di più. Rappresentanti delle opposizioni hanno occupato i banchi della giunta e il vicepresidente  Fulvio Frezza, che sta guidando i lavori, ha sospeso la seduta. E le opposizione occupano l’aula. “Abbiamo occupato i banchi dell’aula. A qualcuno che sostiene il contrario l’opposizione c’è e rivendica le prerogative del Consiglio. Inizia una nuova fase” – afferma Diego Venanzoni del Pd

A seguito di un’opera di mediazione, i rappresentanti delle opposizioni hanno lasciato i banchi della Giunta e sono tornati ai loro posto.

La seduta è ripresa con l’appello a cui hanno risposto in 33 e pertanto la seduta è valida. Durante la sospensione, intervenuta per ordine pubblico, si sono svolti alcuni incontri tra le forze politiche per arrivare a una soluzione. A ripresa dei lavori il consigliere di maggioranza, Salvatore Pace, ha detto che “non essendoci più le ragioni del dialogo allora si va alla conta e il voto segreto è una nostra scelta”.

L’aula  ha poi  respinto a maggioranza la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Fucito. Il voto si è svolto a scrutinio segreto dopo una lunga querelle.L’esito della votazione è stato 22 no, 11 sì e 1 voto nullo.

LE OPPOSIZIONI ATTACCANO FUCITO –  I gruppi delle  opposizioni nel consiglio comunale di Napoli attaccano il  presidente Fucito, per il modo in cui sta gestendo il suo ruolo in aula e per “il silenzio sul cattivo funzionamento delle commissioni consiliari e sulla questione delle deleghe ai consiglieri”. Da parte dei rappresentanti delle opposizioni è stato sottolineato che “non è un attacco, una critica alla persona di Fucito, politico di lungo corso e di grandi capacità, ma per il modo in cui sta interpretando il proprio ruolo che non è più di garante delle prerogative delle minoranze”. Un’opinione che vede tutte le opposizioni dal PD al M5s passando per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia cose.
Il comportamento di Fucito – ha detto Andrea Santoro (Fdi) – riflette l’atteggiamento irriverente che questa amministrazione ha nei confronti del Consiglio e delle sue articolazioni quali sono le commissioni. Un tale comportamento ci fa ancor più rabbia per la storia politica di Fucito che così tradisce sé stesso”. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere del M5s, Matteo Brambilla, secondo cui “Fucito non è più superpartes e lo dimostrano i fatti. È ormai venuto meno il ruolo istituzionale di garanzia”.
Rispetto al tema del funzionamento delle commissioni consiliari, Diego Venanzoni (Pd) ha evidenziato che “è la minoranza a garantire l’agibilità politica perché la maggioranza è distratta da tre mesi dalla questione dell’assegnazione delle deleghe con cui si arriverà al paradosso che il controllore sarà anche il controllato perché un consigliere dovrebbe svolgere esclusivamente il compito di esercitare il controllo e non l’indirizzo politico. Commissioni in cui – ha aggiunto – spesso noi ci troviamo a doverci confrontare con gli staffisti perché gli assessori non si presentano. Credo che il presidente Fucito dovrebbe rivedere il suo operato”.
Una mozione di sfiducia che – secondo Marco Nonno (Fdi) – “rappresenta una sconfitta nel momento stesso in cui viene presentata sebbene sia causata da malesseri e avrà come unico risvolto quello di incrinare alcuni rapporti personali. Chiedo al sindaco – ha concluso – di intervenire nelle repliche e di prendere posizione rispetto a tutte le questioni che abbiamo sottoposto e che rendono questo Consiglio meno autorevole”

DE MAGISTRIS SOSTIENE FUCITO – Esprime il proprio “sostegno e quello della maggioranza” il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ad Alessandro Fucito. Nel suo intervento de Magistris si appella a tutti affinche’ “si recuperi una sana dialettica democratica che e’ il sale delle istituzioni”.
“Il presidente Fucito – ha spiegato il primo cittadino – in questi anni, pur essendo un’espressione della maggioranza, non ha mai svolto le funzioni di presidente come un presidente di maggioranza. Credo che abbia garantito adeguatamente le istanze legittime e corrette della minoranza e come ogni presidente si sottopone alle critiche che vengono non solo dalle minoranze, la diallettica e’ il sale della democrazia”.
È necessario che “questa lacerazione non diventi profonda perche’ non e’ una pagina bella per il Consiglio comunale di Napoli ma anche per chi l’ha proposto e anche per chi ha voluto sostenerla. Se c’e’ da fare un attacco politico fatelo al sindaco, fatelo alla maggioranza ma non tiriamo il presidente del consiglio comunale in una dialettica che non ha nulla a che vedere con quegli equilibri che egli deve saper garantire e per cui tutti lo dobbiamo sostenere”.
De Magistris riconosce che i “momenti tra maggioranza e opposizioni non sono facili” ma invita tutti i consiglieri, come gia’ successo in passato in altre occasioni, a recuperare un clima di serenita’ “senza superare quel limite di non ritorno” perche’ a noi “non interessa un presidente appiattito sulla maggioranza perche’ il nostro indirizzo politico lo portiamo avanti a prescindere da questo”

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