Napoli, Marano: 1,5 milioni sequestrati a imprenditori vicini a clan Polverino

 Le provviste di denaro utilizzate per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie

I militari del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli, sotto il coordinamento della locale procura della Repubblica – direzione distrettuale antimafia, nella giornata di ieri, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di oltre un milione e mezzo di euro emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale ordinario di Napoli, Giovanna Cervo, nei confronti dei soci di una società operante nel settore del commercio all’ingrosso di carni. Le attività investigative hanno consentito di acclarare che gli indagati, in concorso tra loro, disponevano di incassi e di crediti percepiti nel periodo in cui la società era sottoposta ad amministrazione giudiziaria (a seguito di precedente confisca disposta dal tribunale di Napoli – sezione misure di prevenzione), determinando cosi’ un ammanco complessivo di liquidità pari a 1.561.775,03 euro che sottraevano dal patrimonio della medesima società. Le somme in sequestro rappresentano il profitto dei reati di infedeltà patrimoniale e di estensione delle qualifiche soggettive contestati agli indagati (tra cui figura anche il rappresentante legale), tutti aggravati dall’art. 416 bis 1 c.p., per aver commesso il fatto e agevolare il raggiungimento delle finalità illecite per il clan Polverino. Tali comportamenti consentivano, infatti, al clan di creare delle provviste di denaro utili per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie degli associati, cosi’ da garantire la sopravvivenza del sodalizio egemone sul territorio di Marano, in provincia di Napoli e delle zone limitrofe.

 

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