Le iniziative promosse dall’ente di Palazzo San Giacomo per la pulizia e la manutenzione per garantire il diritto all’accesso ai cittadini partenopei.
Le spiagge di Napoli rimangono libere, nessun regalo per i gestori privati come è avvenuto in altri comuni della provincia. L’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo ha attivato iniziative e misure per garantire pulizia e manutenzione. Nelle ultime ore l’assessora Francesco Menna ha diffuso una nota e foto che testimoniano il lavoro svolto dai lavoratori del servizio comunale tutela mare e dell’Asia.
“Questa mattina a rotonda Diaz è stata fatta la solita raccolta per portare sulla strada i rifiuti che i camion dell’ASIA hanno poi provveduto a recuperare. Ieri mattina è stato fatto lo stesso lavoro, ma la forte mareggiata del giorno precedente aveva determinato lo sversamento sulle nostre spiagge di un quantitativo enorme e continuo di rifiuti che si è riversato sulla spiaggia durante tutta la giornata – sottolinea Menna – Bisognerebbe partire proprio da quanto accade dopo il maltempo per guardare la luna e non il dito e parlare quindi del grande problema dell’inquinamento che riguarda il mare, con la tanta plastica che si accumula sulle spiagge, con conseguenze mortali per gli ecosistemi, per gli animali e ovviamente per gli esseri umani.
Invece qualcuno pensa a sollevare polveroni che non servono all’informazione e ai cittadini”.
“Noi stiamo collaborando in piena armonia con l’Autorità portuale per siglare un accordo che ci consegni la concessione delle nostre spiagge e che ci consentirà di muoverci con maggiore celerità e ridurre i percorsi burocratici che negli enti pubblici sono inevitabili – conclude Menna – Intanto però non stiamo privando i cittadini delle loro spiagge, né ci stiamo ‘smarcando’ anzi, stiamo affermando un diritto che va tutelato che è quello del libero accesso ai luoghi pubblici. Ci stiamo appellando alla responsabilità e all’intelligenza dei napoletani quella che hanno dimostrato in questi lunghi mesi di emergenza quella intelligenza che ognuno usa quando cammina per strada ed interagisce con le altre persone”