Napoli, le ‘Madri in rivolta’ davanti alla Prefettura contro i prelevamenti forzati dei bambini

Iniziativa di lotta promossa da collettivi e associazioni femminili

Oggi presidio di lotta davanti alla Prefettura di Napoli contro i prelevamenti forzati di minori. L’iniziativa è stata promossa dal Collettivo Donne Incuranti, Madri unite, Movimentiamoci e Maternamente. Hanno aderito all’inziativa le associazioni Terra di lei, NoPillon Napoli, FreeDomina Associazione Culturale di Donne per le Donne, Collettivo Femminista Radicale Luna Rossa, One Billion Rising Napoli. Consegnato un documento è stato consegnato al Prefetto da trasmettere alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.

Diciamo basta ad una azione di separazione di madri e bambini che nessuna legge, neanche la 54 del 2006, può giustificare – afferma Maria Esposito del Collettivo Donne Incuranti. “Noi dobbiamo ribadire – prosegue – che i legami fondanti, quelli tra madre e figlio, devono essere salvaguardati. Nessun bambino deve essere preso dalla polizia e portato violentemente in casa famiglia. La Pas, la sindrome da alienazione parentale  non esiste, non esiste questa sindrome che è una invenzione di una cattiva psicologia che gli stessi psicologi hanno definito tale. Il rapporto madre-bambini ha un’importanza fondamentale e, soprattutto nei contesti di violenza, non può essere usato come strumento di separazione”.

Per Esposito “la legge 54 ripristina la patria potestà e la separazione dei bambini dalle proprie madri è uno strumento di ricatto verso le donne per arrivare a richieste impossibili come far vedere il padre a un bambino che lo rifiuta perchè ha assistito alla violenza”.

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