Napoli, la Filcams Cgil nega il congresso a 500 iscritti della Napoli Servizi

Liste bloccate, accorpamenti, la democrazia sembra un optional nelle categorie del principale sindacato dei lavoratori italiani

I congressi di base  della Cgil continuano a svolgersi tra ricorsi, denunce, proteste, atti vessatori. Brutti segnali arrivano soprattutto da Napoli. A 500 lavoratori e lavoratrici iscritti alla Filcams Cgil,   dipendenti dell’azienda partecipata Napoli Servizi  è stato impedito di partecipare al congresso di base. La scelta è stata assunta dagli attuali “facenti funzione’  di un’organizzazione di categoria in cui  l’intero gruppo dirigente è  sospeso dagli organismi disciplinari per problemi di bilancio. “Considerato che ientro il prossimo 5 Ottobre si dovranno completare le assemblee di base, abbiamo deciso di inviare una nota alla commissione di garanzia del congresso chiedendo l’immediata convocazione dell’assemblea di base – affermano i lavoratori della Napoli Servizi – rischiamo di rimanere fuori dal congresso e di non eleggere una decina di delegati”. Tra i lavoratori di Napoli Servizi e il gruppo dirigente della Filcams Cgil è in atto da tempo un braccio di ferro. “Non riusciamo più ad avere una interlocuzione costante e democratica con l’attuale segreteria della Filcams Cgil di Napoli – sottolineano i lavoratori dell’azienda partecipata – Nell’ultimo direttivo addirittura  è stato proposto lo slittamento della data del congresso Filcams per consentire al gruppo dirigente sospeso di essere rieletto. I dirigenti sospesi per aver violato le regole della nostra organizzazione invece di essere allontanati definitivamente vengono premiati e reintegrati”. L’ultimo direttivo della Filcams è stato molto teso, carico di tensione.“Alcuni nostri colleghi sono stati minacciati e aggrediti fisicamente “ – denunciano i lavoratori di Napoli Servizi.

Dunque, il diciottesimo congresso nazionale della Cgil rischia di svolgersi tra polemiche, contestazioni, ricorsi. E non finisce qui.  Molti iscritti di alcune categorie cigielline di  Napoli e della Campania   segnalano altre  mancate convocazioni di assemblee di base, anomale elezioni di dirigenti uscenti tramite “accorpamenti” tra piccole aziende, assemblee che non si sarebbero mai tenute, delegati  selezionati “con liste bloccate” e poi “formalmente legittimati” da verbali congressuali. Clamorosi i casi di lavoratori e pensionati iscritti da anni all’organizzazione sistematicamente mai convocati formalmente ai congressi di base.  Alla Fillea Cgil di Napoli, una sessantina di delegati sarebbero stati eletti dalle assemblee di base con “accorpamenti” e non risultano eletti delegati della minoranza.  L’unica assemblea senza accorpamenti(con soli 3 iscritti) si svolgerà in un ente dove uno degli iscritti non ha aderito alla maggioranza.  Metodi e comportamenti poco democratici.  “Evidentemente vogliono organizzare un congresso blindato, selezionare e legittimare l’elezione di dirigenti fedelissimi – evidenzia un dirigente sindacale di via Toledo – Molti non hanno compreso che questi metodi e  comportamenti produrranno ulteriori danni d’immagine e di consensi alla nostra organizzazione. L’autoreferenzialità non paga”.

 

 

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