Scarsa presenza degli esponenti delle istituzioni cittadine e regionali alla marcia popolare. La Cgil, unico sindacato presente
Oltre 1500 persone in corteo nel quartiere di Giovanni a Teduccio per distruggere il silenzio e protestare contro le “stese”, le raffiche di colpi di arma da fuoco con cui quotidianamente gli gli abitanti del quartiere di Napoli Est sono costretti a fare i conti. Al grido “Io non ci sto”, slogan unificante, il corteo, in prevalenza composto da studenti e insegnanti, è partito dal Parco Massimo Troisi per attraversare a ritmo di musica e di tamburi via Taverna del Ferro, corso San Giovanni. Una marcia popolare, pacifica, colorata pacifica e gioiosa promossa dalle undici scuole, le cinque parrocchie del quartiere e molte associazioni operanti sul territorio. Pochissimi gli esponenti delle istituzioni cittadine e regionali, le rappresentanti dell’associazionismo sociale presenti al corteo. Alla manifestazione hanno partecipato colo i consiglieri regionali Francesco Emilio Borrelli e Antonio Marciano, gli assessori del Comune di Napoli Ciro Borriello e Annamaria Palmieri, il presidente della municipalità Salvatore Boggia, padre Alex Zanotelli, una rappresentanza della Cgil