In Città sono arrivati 100 agenti, pronto un concorso straordinario per 1800 assunzioni in Polizia
Sull’ agguato mortale di ieri a Napoli nel quartiere San Giovanni a Teduccio, il Questore di Napoli Antonio De Iesu alle cerimonie per la festa della Polizia, replica a distanza e con decisione alle critiche del Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris sulla sicurezza e l’ordine pubblico. “Non basta andare sui giornali, dobbiamo riflettere tutti – ha detto De Jesu –Noi ci assumiamo la nostra responsabilità. Ma è importante fare di più, impegnarsi e sporcarsi le mani per una maggiore prevenzione sociale in questi quartieri”, la prevenzione sociale è importante, e la Polizia la sua parte la sta facendo. Nel Rione Sanità almeno 50 ragazzi stanno seguendo i corsi nella nostra palestra di pugilato con gli istruttori delle Fiamme Oro, ed allo stadio Albricci ci sono nuotatori ed atleti della Polizia che stanno facendo un grande lavoro. Tutte queste esperienze dovrebbero essere messe in rete, perchè in alcuni quartieri di Napoli il malessere sociale è sensibile. E non parlo delle periferie, ma anche del centro città. Ognuno deve fare la sua parte”. Analisi impeccabile e una risposta mirata al primo cittadino di Napoli sempre pronto a scaricare le responsabilità sul governo centrale. “Ci assumiamo le nostre responsabilità, sia in termini di controllo del territorio, che in termini investigativi. Ma non è sufficiente. C’è un ciclo continuo di rigenerazione della camorra, con nuove leve sempre più giovani, sempre meno rispettosi delle gerarchie ed ossessionati dalla morte, come emerge anche dalla sentenza del giudice sulla ‘paranza dei bambini”. Il Questore si sofferma anche sul numero degli agenti presenti in Città. “Alla Questura di Napoli sono arrivati a Novembre scorso 35 agenti, altri 65 sono arrivati a Febbraio” – ha precisato il questore – “Il piano di assunzioni è in atto e per la fine dell’ anno ci sarà un concorso straordinario per 1800 assunzioni in Polizia, ma è chiaro che i nuovi agenti debbono essere assunti, poi formati e poi distribuiti nelle Questure”. “Negli ultimi 4-5 anni non abbiamo avuto turn-over – ha detto ancora De Iesu – ma oggi, per fortuna, ci sono le risorse per un piano di assunzioni significative. E con la riforma Milano, Roma e Napoli saranno Questure-super e nelle piante organiche avranno alcune centinaia di agenti in più”.
E puntuale arriva la controreplica del primo cittadino. “Una maggiore prevenzione sociale? Non bisogna chiedere sempre a chi sta dando e sta ‘jttand o’ sang’ (ndr. buttando il sangue). Dico al Governo che è finito il tempo della propaganda e magari sarebbe un bel segnale concreto se quando Salvini verrà la quarta lasciasse qui le forze dell’ordine che lo circondando per quelle ore che è a Napoli” – ha detto il primo cittadino – Napoli si sta sporcando le mani, Napoli ha già scelto – ha affermato – proprio un mese fa sono stato a San Giovanni al Rione Villa e ho visto voglia di riscatto, ho visto l’impegno di tutti dai bambini, ai parroci, agli insegnanti, alle mamme e ai padri. Non c’è – ha proseguito – una periferia avvilita, stanca e depressa ma c’è una periferia a volte arrabbiata perché rivendica giustamente delle necessità, degli interventi. Tutti dalla comunità scolastica, ai parroci, dalle associazioni e noi compresi cerchiamo di fare un lavoro straordinario perché nessuno è perfetto e bisogna sempre mettersi in gioco ma – ha sottolineato – se ancora non si riesce a controllare il territorio come si dovrebbe la responsabilità è del Governo che non aiuta le città economicamente, fatta eccezione di Roma, e che dovrebbe almeno garantire la sicurezza”.