Napoli: “fuori i sionisti dalle università”. Gli studenti contestano il direttore di “Repubblica”. Annullato dibattito

Clamorosa contestazione di Maurizio Molinari

Continuano le iniziative di lotta degli studenti universitari a sostegno della resistenza del popolo palestinese.

Oggi alla facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli è saltato un dibattito sul “Ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso”. All’incontro avrebbe dovuto intervenire il direttore di RepubblicaMaurizio Molinari, insieme al rettore dell’Ateneo, Matteo Lorito.

L’evento è stato annullato a seguito delle proteste di un gruppo di studenti che contestato i rapporti con Israele degli atenei italiani e le posizioni apertamente e notoriamente filoisraeliane del direttore de La Repubblica Molinari, posizioni che negli ultimi anni hanno costretto molti giornalisti a dimettersi per protesta contro la linea politica ed editoriale imposta da Molinari.

Gli studenti hanno esposto uno striscione con la scritta “Fuori i sionisti dalle Università” davanti all’ingresso dell’aula dove si doveva tenere il dibattito.

In Palestina sono 30 mila i morti ammazzati da Israele – spiegano gli studenti – Il direttore di Repubblica e il rettore Lorito come possono parlare di mediterraneo mentre si consuma nel cuore dello stesso, un genocidio? Com’è possibile soprattutto invitare in questa situazione il direttore di una delle testate italiane dichiaratamente sioniste, la Repubblica?”.  

Pubblichiamo integralmente il comunicato diffuso dagli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario:

Oggi, nel polo d’ingegneria a piazzale Tecchio, noi studenti e studentesse abbiamo contestato una conferenza organizzata insieme al direttore de ‘La Repubblica’ Maurizio Molinari, lo stesso che dal 7 Ottobre spinge su una propaganda sionista e distorta di quello che in realtà è un genocidio perpetrato da Israele nei confronti del popolo palestinese.

Questa mattina siamo qui per denunciare la censura di media e giornali italiani, che oscurano la politica di sterminio di Israele, le sue brutali violenze e si ostinano a non divulgare immagini e racconti di un movimento internazionale che si sta opponendo al genocidio.

Ma anche per gridare il nostro dissenso nei confronti del rettore della Federico II, che ancora una volta dimostra di schierarsi dalla parte di uno stato assassino, sostenendolo sul piano culturale ed economico tramite accordi che contribuiscono sistematicamente e attivamente nel opera di pulizia etnica del popolo palestinese.

Non accettiamo questa posizione di sottomissione alle strategie imperialiste e guerrafondaie di USA e NATO, a supporto di uno stato assassino in nome del profitto. È necessario rompere ogni tipo di accordo con Israele e boicottare ogni forma di sostegno al genocidio.

Lo faremo a partire dalle Università, vogliamo le dimissioni del Rettore Lorito dalla Fondazione Med-Or (fondata da Leonardo S.p.A.) e che le università non siano luogo in cui fomentare l’ideologia di guerra. In ogni piazza, in ogni università e laddove sarà necessario, contesteremo chi avalla e sfrutta questo mercato di morte. Non lasceremo spazio ai sionisti e alla loro propaganda.

LOTITO: “DIBATTITO SOLO RINVIATO” – “Siamo tutti dispiaciuti per quanto accaduto, esprimiamo la nostra condanna per quello che è successo e la nostra totale solidarietà al direttore Molinari”. A parlare è il rettore dell’università di Napoli “Federico II”, Matteo Lorito. che precisa: “Il dibattito è solo rimandato. E lo faremo appena Molinari sarà disponibile”.


Ognuno può esprimere le proprie idee ma quando questo si traduce nell’impedire agli altri di parlare non è mai accettabile”, prosegue Lorito che ringrazia anche il presidente Mattarella “per essersi espresso su questa vicenda”.


Il Rettore dice che il rinvio del dibattito è stato condiviso con lo stesso Molinari perchè “basta vedere i video, c’era il rischio che nel parapiglia qualcuno addirittura si potesse far male”. Chi alimenta le tensioni, a giudizio di Lorito approfitta del fatto “che all’interno delle Università di certo non mettiamo i corpi di polizia schierati. Purtroppo è una cosa che stiamo vedendo sempre più spesso” ma di certo “non militarizzeremo l’Università”.

CiCre




Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest